mercoledì 13 ottobre 2010

Cara professoressa


Silvestro Lega Tra i fiori del giardino

Cara professoressa scusi per il ritardo con il quale le rispondo ma le giornate passano e il tempo non basta mai.
Ho letto con grande interesse il sunto della nostra serata ed è semplicemente grazioso.
Semplice come era lei al tempo della scuola, una delle poche insegnanti a concepire l'educazione dei ragazzi come una forma di scambio reciproco tra alunno e maestro, un dare per ricevere ed è proprio per questa sincerità che lei ci ha dimostrato che si è creato un legame speciale.
L'istituzione scolastica è un ambito che purtroppo sta perdendo il suo senso prioritario ovvero formare e aiutare lo sviluppo in itinere dei ragazzi, incoraggiandoli per le loro qualità e non comparandoli rispetto ad uno standard (certo le manovre dall'alto non aiutano i professori che si sentono sempre più impotenti).
Con il suo percorso, noi ragazzi abbiamo condiviso qualcosa di unico, un cerchio tra cultura, dialogo e sincerità.
Grazioso perchè non invasivo, delicato, realistico ma non pesante, leggiadro perchè la colonna sonora della nostra esperienza e (spero) della nostra vita è poetica. Una poetica accessibile a tutti (persino a noi ragazze frequentanti un istituto tecnico!) e una poetica che porto nel cuore perchè se manca niente acquista vita.
Io spero, vivamente spero, che il suo, il nostro, sia un esempio concreto di come la scuola possa essere un centro fondamentale per la crescita di un ragazzo (oltre le materie curriculari), un punto di riferimento per il futuro adulto, accanto alla famiglia, gli amici e (purtroppo o per fortuna) i mass media.

Un abbraccio sincero
Ambra