mercoledì 10 giugno 2015

“DAL RITRATTO AL GIOCO LUDICO”



Mai titolo fu più azzeccato per una mostra come 
DAL RITRATTO AL GIOCO LUDICO” 
di Giovanna Ugolini.

La surrealtà si sovrappone alla realtà.
L’artista scava nel profondo dell’anima, in un punto dove il gioco trasforma la realtà in elementi fantastici, surreali e crea nell’immaginario visioni che si mutano in storie.
Più piani si sovrappongono come schemi piatti che di realtà in realtà spingono l’occhio all’infinito dove l’essenza stessa della vita prende corpo tra teatrini di marionette, scherzi e metafore, che sembrano attingere da altre forme, da altri schemi e sperimentazioni per donarci poi l’unicità di una pittrice che sa mettersi in gioco e raccontare con la semplicità tipica dell’infanzia fiabesca.
L’ immaginazione in un continuo crescendo, spinge l’occhio curioso  in ogni particolare   della serie di pannelli grandi e piccoli che si schiudono  come le pagine di un libro e materializzano  ambienti, personaggi  atipici, ironici e satirici di un mondo onirico che con forme bizzarre, colori e movenze divertenti prendono vita; il sipario si apre e ha inizio il racconto di storie, apparentemente semplici ma che si mutano nel teatro della vita individuale e collettiva.
Non è forse un circo il ciclo vitale dell’uomo in cui ogni individuo ricorre alla maschera e al camuffamento per poter vivere e sopravvivere?.



AUTORITRATTO

Giovanna Ugolini è un’artista completa in tutte le sue espressioni e tecniche pittoriche che rispecchiano le sue  esperienze di vita e i suoi sogni.
I ritratti e gli autoritratti,  con  lo scavo di un acceso espressionismo, celano ma al contempo mostrano la sua  interessante personalità.

Giovanna Ugolini “Dal ritratto al gioco ludico” La surrealtà del quotidiano
Società delle Belle Arti
Circolo degli Artisti “Casa di Dante”
Firenze
30 maggio – 11 giugno 2015

sabato 6 giugno 2015

OGNI FORMA E’ NELLA NATURA



Il grande talento di Moradi il Sedicente

Pensereste subito a qualcosa di prezioso ma ciò che dà forma a questa farfalla è semplicemente legno, intagliato con maestria, gusto e ricerca espressiva.
La creatività di Moradi si sposa con il suo genio artistico che muta pezzi di legno,  recuperati in natura, dalla spiaggia, dal fiume, frammenti di opere antiche da restaurare o di altri materiali in figure bizzarre: scheletri, uccelli, cuori vibranti, elementi in cui diventa tangibile il connubio tra scienza, natura, arte e creatività.





 Coccodrillo

Il luogo stesso che ospita la mostra è uno scrigno di arte e di amore per la creatività, il museo Bellini è ricerca, collezionismo, scoperta ed emozione, un traslato nel più profondo spirito dell’arte che dà lustro e magnificenza a Firenze.

Con Moradi si respira il senso di vita che si sprigiona dalla cose, dagli elementi stessi sparsi in natura ma che la sua arte trasforma, assemblandoli in  aneliti vibranti che mostrano la sensibilità dell’artista, a dire che nulla muore e che tutto si rigenera in nuove forme, forme artigianali di animali, fucili giocattolo, cuori, collage scultorei, apparentemente semplici ma che hanno in sé il rigore dell’arte, per parlare ai grandi ma essenzialmente alla fantasia dei bambini e ritrovare proprio nelle cose semplici l’autentico rapporto con la natura.




Il Sedicente Moradi, I CERVI, assemblaggio di legno. 
Fattoria le masse, Barberino Valdelsa (FI) - 12 settembre 2014.

Si sono chiusi i battenti sulla mostra di Moradi, esposta al Museo Bellini dal 16 maggio al 4 giugno,.ma resta la conoscenza di un artista, mirabile trasformatore della natura e delle cose come si può ammirare in opere presenti in Firenze e in altre località.
 

martedì 2 giugno 2015



Gerrit van Honthorst, Supper Party
Vita gaudente e cene allegre

Gerrit van Honthorst conosciuto  come Gherardo delle Notti, perché dipingeva di notte, al lume di candela e per questo l’effetto luce appare  ancora più strabiliante.
Brioso, accattivante, loquace espressivo nella gestualità e convivialità, l’artista olandese incuriosisce e sollecita.



Derisione di Gesù
Forte l’impronta caravaggesca

Estroso e convincente, Gherardo delle Notti stupisce per l’ambientazione, i dialoghi muti, l’attenzione ai particolari,  la scelta dei colori che contribuiscono a creare un’atmosfera reale e suggestiva.




Bomba ai Gorgofili. Lo scempio di un’opera d’arte dell'artista
L’adorazione dei pastori
Visibile agli Uffizi le fasi del restauro