sabato 31 agosto 2013

Viaggiando. Parigi: Il cimitero di Père-Lachaise





Entrare nel cimitero di Père-Lachaise è come  entrare nel cuore di Parigi tra letterati, musicisti, artisti e uomini di ingegno.
Nato su progetto  dell’architetto neoclassico Alexandre Théodore Brongniart e aperto il 21 maggio 1804, il cimitero prende il nome dal proprietario del terreno:  François d’Aix de la Chaise. Girare tre le tombe  è come ritrovare vecchi amici. Si incontrano nomi illustri che hanno segnato momenti della nostra vita:  Abelardo ed Eloisa,  Molière,  Jacques-Louis David,  Ingres,  Corot,  Seurat,  Gustave Doré,  Modigliani, Oscar Wilde,   Piero Gobetti,  Honoré de Balzac,  Paul Éluard,   Edith Piaf,  Maria Callas,  Gilbert Becaud, i morti di Mauthausen,  Jim Morrison (triste la sua tomba per l’incuria),  Chopin,  Rossini,   Jean-François Champollion,  Apollinaire e  Proust. Ma sono tanti ancora i nomi  da citare e diventa d’obbligo l’invito a visitare il cimitero per non negarsi forti emozioni.

Il cimitero è un momumento all’arte in tutte le sue espressioni.
Passeggio per ore tra  lunghi viali, tra tombe piene di fiori e quelle che sembrano dimenticate. A ogni passo aumenta la schiera dei personaggi,  guide all’arte, alla musica, alla scrittura, alla poesia e rammento  i versi di Foscolo consapevole che la tomba è nel  ricordo -un rapporto d’amorosi sensi- che ci aiuta a continuare il dialogo con coloro che ci sono stati maestri e con i nostri cari. Il caldo non smorza in me la volontà di cercare, di leggere, di scoprire. Il cimitero di Père-Lachaise è un luogo che parla al cuore, dove il passato mi avvolge e mi riveste di bellezza e solo l’orologio mi convince a uscire ma lo sguardo si attarda ancora sulla semplice tomba di Paul Éluard.

Anna Lanzetta

Foto di Ale

Tomba di Marcel Proust