lunedì 26 marzo 2012



C’è un compito civile dello scrittore oggi?


Sì: produrre senso. Un senso che dia una sorta di inquietudine. Questo il compito che mi piacerebbe avesse la letteratura; non so se la mia ce l’ha, certo ce l’hanno i molti scrittori che io prediligo. Attraverso la coscienza inquieta recuperare il senso vero, se mai ce n’è uno, della nostra vita.
(dall’intervista a Antonio Tabucchi, condotta da Pier Francesco Listri)




Antonio Tabucchi, Pisa 1943-Lisbona, 2012

Ricordo con amore il film “Sostiene Pereira” con un bravissimo Mastroianni. Il film lasciò in me una scia profonda e spinta dalla curiosità, lessi il libro, capolavoro di AntonioTabucchi.

Lo scrittore, grande estimatore e traduttore di Pessoa, ieri ci ha lasciato ad appena 68 anni e chissà cosa ci avrebbe potuto ancora regalare se la vita gli fosse stata più benevola.

Muore un grande, un grande vecchianese, come un mio amico lo ha definito in un suo ricordo.

Ogni volta che un uomo di sì grande cultura ci lascia, porta via una parte di noi vissuta in simbiosi con la sua e per rinfocolarne costantemente il ricordo non ci resta che la lettura emozionante delle sue opere, le sole che possono annullarne la mancanza.




Marcello Mastroianni-Pereira, nel film “Sostiene Pereira” di Roberto Faenza

Anna Lanzetta

domenica 25 marzo 2012





La Marmolada


Il FAI dedica ogni anno due giorni per ricordarci che siamo proprietari di un patrimonio inestimabile e offre al pubblico l’opportunità di visitare luoghi che di norma non sono aperti ai visitatori, offrendo così la possibilità di scoprire e conoscere i nostri tesori.

Questa iniziativa è lodevole ma deve diventare un impegno morale per tutti noi, difendere e preservare il nostro patrimonio ineguagliabile, diffondendone quotidianamente la conoscenza, specialmente nelle scuole di tutto il territorio di ogni ordine e grado, con ogni strumento di cui disponiamo perché perderne un pezzo è come perdere una parte della nostra memoria e della nostra identità, mentre conoscere significa  rispettare, amare e preservare.

Da Nord a Sud, l’Italia è uno scrigno di bellezze e di ricchezze, segno tangibile delle nostre origini, custodi in ogni angolo della nostra storia.
Solo chi è corto di mente non  apprezza ciò che abbiamo avuto in eredità e taglia in modo inconsulto la cultura, senza capire che la nostra prima ricchezza risiede proprio nel nostro patrimonio, substrato di evoluzione, di sviluppo e di progresso, segno tangibile della nostra civiltà; luogo  di sentimenti, di evocazioni e di emozioni, di uno sguardo al passato in un rapporto biunivoco col presente.

Anna Lanzetta

Foto di Ale



Castel del Monte

giovedì 22 marzo 2012

Emozioni al "Cherubini"




Filarmonica “V. Bellini” di Scandicci

Non poteva avere conclusione migliore il ciclo di incontri da me tenuto per parlare del mio libro “Addio mia bella, addio…La storia del Risorgimento tra parole, immagini e musica” in relazione ai festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia e al nostro Tricolore.

Villa Favard di Rovezzano, sede distaccata del Conservatorio musicale “L. Cherubini”, ha accolto sabato 17 marzo ore 17,  i partecipanti all’iniziativa: Vetrina di Libri 2012, in una magnifica sala affrescata a grottesche e scene varie, con eleganti sedie disposte a circolo per accogliere al centro la Filarmonica “V. Bellini” di Scandicci.





Francesco Verzillo e Anna Lanzetta
 

In un’atmosfera suggestiva intrisa di emozione, ho raccontato con immagini il contenuto del mio libro preceduta da una relazione  di  Francesco Verzillo, Direttore dell’ANSAS e autore della prefazione al libro.

Nel silenzio la storia è diventava palpabile attraverso il racconto di vicende, di fatti e di personaggi del nostro Risorgimento.


Una gioia immensa e un  onore  rievocare momenti  del libro a tratti in convergenza con  il programma della Filarmonica “V. Bellini”: Inno Nazionale Italiano, raccolta di inni risorgimentali, Coro del Nabucco (strumentale) e Nabucco-Sinfonia.


Ho sperato che il cuore non tradisse la parola, già  più volte mancata, mentre mi accingevo a dedicare “I profughi di Parga” ai popoli che non hanno Patria, a quelli che l’hanno perduta, ai profughi che chiedono aiuto.

Il saluto affettuoso  del vicedirettore del Conservatorio Cherubini, dott.ssa Flora Gagliardi, che ringrazio di tutto cuore per questa esperienza che resterà in me indelebile, mi ha riportato alla realtà tra il fragore del pubblico.





Anna Lanzetta
Responsabile della sezione didattica
Associazione Multimedia 91






 

mercoledì 14 marzo 2012



 Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”

Villa Favard, Via Rocca Tedalda
Firenze Rovezzano
Sabato 17 marzo ore 17

Presentazione del libro di  ANNA LANZETTA
Addio mia bella, addio…
La storia del Risorgimeno tra parole, immagini e musica
MORGANA EDIZIONI



Interverranno:


Francesco Verzillo, direttore dell’ANSAS. Proiezione video. Con la partecipazione della Filarmonica "V. Bellini" di Scandicci.

Sarà presente l’autrice

Il libro propone una conoscenza inusuale del Risorgimento. Ne ripercorre le fasi attraverso l’interazione tra Storia, Arte, Musica e Letteratura; la voce di artisti, musicisti e poeti ispirò il popolo incitandolo a combattere per la Libertà e l’Indipendenza dell’Italia.

Da un punto di vista storico è uno strumento che può riattivare un rapporto nuovo e affettivo con il Risorgimento, per ciò che ha rappresentato e per ciò che deve rappresentare oggi.

Da un punto di vista didattico è uno strumento per insegnanti e studenti, perché ne colgano i valori educativi, oltre a un approfondimento a riflettere rispetto ai consueti percorsi didattici dei normali programmi scolastici, nonché un modulo per concludere un ciclo di studi.



CON LA COLLABORAZIONE DI MULTIMEDIA91 - INFORMAZIONI: 055 2047241



lunedì 12 marzo 2012

Da Silvia ad Anna e risposta




Daniele Ranzoni (1843-1889), Ritratto di donna, acquerello su carta, Musei Civici di Pavia


Leggendo questo post: La festa della donna..., il pensiero va a quando ero una bambina spavalda e mi ficcavo le mimose in testa.

Volevo essere avanti... Tanto avanti da assomigliare a tutte quelle donne coraggiose che mi avevano, a schiera, preceduta su questa terra. Volevo avere lo stesso coraggio, la stessa forza, la bella risata, la sapienza intatta e segreta dell'essere una femmina. Sapienza segreta, dolorosa e perfetta.

Robe nostre... infinitamente superiori!

Un abbraccio... DONNA Anna!

Silvia

Carissima amica, da studentessa a donna, ogni tuo scritto è per me un’emozione.


Con tenerezza e amicizia

Anna

giovedì 8 marzo 2012

La festa della donna? No, grazie






Otto Pankok (Mülheim an der Ruhr, 1893-Wesel, 1966), pittore e scultore tedesco.


Le donne non chiedono di essere festeggiate  ma di  essere rispettate in tutti i settori, sia in quelli della vita pubblica che nel privato.


Anna Lanzetta

giovedì 1 marzo 2012

Arrivederci Lucio





Caro Lucio, la tua dipartita lascia un vuoto incolmabile. Tu, grande poeta in musica, hai scandito un lungo tratto della nostra vita.

Ogni volta che qualcuno ci chiederà se vogliamo ascoltare una canzone o una poesia, noi risponderemo: Lucio Dalla, e tu vivrai tra noi, per sempre.




A te Lucio, l’ultimo saluto, dalla terrazza di Sorrento

Caruso

Qui dove il mare luccica
e tira forte il vento
su una vecchia terrazza davanti al golfo di Sorrento
un uomo abbraccia una ragazza
dopo che aveva pianto
poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto

Te voglio bene assai
ma tanto tanto bene sai
e' una catena ormai
che scioglie il sangue dint' e' vene sai

Vide le luci in mezzo al mare
pensò alle notti la in America
ma erano solo le lampare
e la bianca scia di un'elica
sentì il dolore nella musica
si alzò dal Pianoforte
ma quando vide la luna uscire da una nuvola
gli sembrò più dolce anche la morte
Guardò negli occhi la ragazza
quegli occhi verdi come il mare
poi all'improvviso uscì una lacrima
e lui credette di affogare


 

e col profumo dei limoni

Potenza della lirica
dove ogni dramma e' un falso
che con un po' di trucco e con la mimica
puoi diventare un altro
Ma due occhi che ti guardano
così vicini e veri
ti fanno scordare le parole
confondono i pensieri.

Così diventò tutto piccolo
anche le notti la in America
ti volti e vedi la tua vita
come la scia di un'elica

Ah si, e' la vita che finisce
ma lui non ci pensò poi tanto
anzi si sentiva felice
e ricominciò il suo canto

Te voglio bene assai
ma tanto tanto bene sai
e' una catena ormai
che scioglie il sangue dint'e vene sai

Anna Lanzetta

           Le foto di Sorrento sono di Ale