Il centro storico
Il Forte Belvedere
Sono bastati 10 minuti perché la città, senza difese, si bloccasse in un’atmosfera apocalittica.
Tutto si è imbiancato e nel giro di poche ore, Firenze ha mutato aspetto: treni dei pendolari fermi, mezzi dell’Ataf abbandonati, alberi dai grossi tronchi sradicati, rami spezzati, abbattuti sulle macchine abbandonate da chi è stato costretto a raggiungere a piedi la propria abitazione.
Felici i bambini a giocare con le palle di neve, molto meno chi è stato costretto, a rischio di cadute, a una percorrenza di chilometri.
Certo che la neve regala scenografie incantevoli, dove la fantasia si può sbizzarrire a creare storie di gnomi e di folletti, o leggende costruite sotto il suo morbido manto perché la neve immacolata invita al rispetto e provoca una sorta di emozioni e suggestioni.
Un piede in fallo e la gamba ne esce madida fino al polpaccio. Quaranta cm di neve non sono un gioco. Un artista con penna e pennello si potrebbe perdere in tanto candore…ma per chi è rimasto 12 ore e più fermo in macchina, senza possibilità alternative avrà di certo pensato che 40 cm di neve non possono paralizzare una città e che bisogna essere assolutamente pronti all’emergenza perché nessuno imprechi contro la neve che scende ferma compatta e costante quasi a dire: perché non avete previsto in tempo il mio arrivo?
Le foto rendono lo scenario bello ma anche raccapricciante...
Piazzale Michelangelo
Via Senese
Palazzo Pitti
Il fiume Arno
Viale Michelangelo
Ritorno a casa per Via Martellini