lunedì 20 dicembre 2010

Firenze, una città in tilt



Il centro storico


Il Forte Belvedere 

Sono bastati 10 minuti perché la città, senza difese, si bloccasse in un’atmosfera apocalittica.
Tutto si è imbiancato e nel giro di poche ore, Firenze ha mutato aspetto: treni dei pendolari fermi, mezzi dell’Ataf  abbandonati, alberi dai grossi tronchi sradicati, rami spezzati,  abbattuti sulle macchine abbandonate da chi è stato costretto a raggiungere a piedi la propria abitazione.
Felici i bambini a giocare con le palle di neve, molto meno chi è stato costretto, a rischio di cadute, a una percorrenza di chilometri.
Certo che la neve regala scenografie incantevoli, dove la fantasia si può sbizzarrire a creare storie di gnomi e di folletti, o leggende costruite sotto il suo morbido manto perché la neve immacolata invita al rispetto e provoca una sorta di emozioni e suggestioni.
Un piede in fallo e la gamba ne esce madida fino al polpaccio. Quaranta cm di neve non sono un gioco. Un artista con penna e pennello si potrebbe perdere in tanto candore…ma per chi è rimasto 12 ore e più fermo in macchina, senza possibilità alternative avrà di certo pensato che 40 cm di neve non possono paralizzare una città e che bisogna essere assolutamente pronti all’emergenza perché nessuno imprechi contro la neve che scende ferma compatta e costante quasi a dire: perché non avete previsto in tempo il mio arrivo?
Le foto rendono lo scenario bello ma anche raccapricciante...


Piazzale Michelangelo


Via Senese


Palazzo Pitti


Il fiume Arno


Viale Michelangelo


Ritorno a casa per Via Martellini