L’ iris simboleggia la fede e la speranza
A Firenze, sul versante orientale della collina di Piazzale Michelangelo si trova un angolo di paradiso, dove la natura, dal 25 aprile al 20 maggio, esplode in tutta la sua bellezza con una fantasmagoria di colori e di forme.
È il giardino dell’Iris (detto comunemente giaggiolo); il fiore che dal 1251 è il simbolo di Firenze.
Quando il giardino è alla massima fioritura vi si possono ammirare più di 1500 varietà, provenienti da ogni parte del mondo.
Corrado Govoni, in una sua poesia definì l’iris, orchidea dei poveri: I celesti giuggioli sono i fiori più belli della terra, vere orchidee dei poveri.
Secondo una leggenda, Luigi VII, tornando da una battaglia vittoriosa, scorse un campo di iris fioriti e decise, per la loro bellezza di farne l’emblema del suo regno.
Il fiore dell'iris è così chiamato, perché la molteplicità dei suoi colori ricorda quelli dell'arcobaleno. Iris, messaggera degli dei, appariva sulla terra sotto forma di arcobaleno e attraversava in volo l’arco, per portare agli uomini un messaggio degli dei.
Si dice che Venere si incipriasse il naso con la polvere ricavata dai rizomi macinati dell’Iris e Plinio il Vecchio riferisce che le matrone romane l’apprezzavano perché donava candore al viso.
L’Iris gialla significa ardore e passione.
Il fiore fu bellissimo, la farfalla vi si posò e la donna ricambiò l’amore.
Nessun obiettivo può resistere a tanta bellezza e queste mie foto lo dimostrano.
Anna Lanzetta