Da sinistra: Fiorella Menna, Anna Lanzetta, Elvio Pagano, Dario Nardella, Alessandra Borsetti Venier
Siamo stati in tanti il 3 marzo a ritrovarci alle ore 15.30 all’ITIS “A. Meucci” di Firenze per presentare il libro “Addio mia bella addio…La storia del Risorgimento tra parole, immagini e musica”, un omaggio all’Italia per i suoi centocinquant’anni.
È stata per tutti un’occasione per ritrovarci, per parlare dei nostri progetti, della scuola, ma essenzialmente della nostra e cara Italia da difendere e ricordare.
Tanti amici e tanti studenti anche degli anni trascorsi.
A fare gli onori di casa, il Dirigente scolastico Elvio Pagano che ci ha dato ospitalità ed ha accolto Dario Nardella, Vicesindaco di Firenze e Alessandra Borsetti Venier, Editore.
La professoressa, Fiorella Menna ha riassunto i punti essenziali del libro ruotanti intorno al sentimento di “Amor patrio”, suo tema principale e ne ha illustrato le peculiarità dal punto di vista storico e didattico.
Giovanni Esposito
Sulle note di Addio mia bella addio di Bosi, l’attore e regista Giovanni Esposito ha letto pagine e versi di Carducci, Leopardi, Manzoni, Mazzini e Mameli, mentre scorrevano le immagini dei Macchiaioli che da pittori-cronisti e fotografi del tempo, rendevano tangibile, con i loro quadri, il coraggio di tanti giovani, pronti a sacrificare anche gli affetti, pur di combattere per la Patria e quadri di pittura di storia che con il melodramma di Bellini e di Verdi coinvolgevano e incitavano il popolo a combattere.
Ignazio Affanni (1828-1889), La partenza del garibaldino
Bellissima l’espressione di Carducci a testimoniare ieri come oggi il valore della cultura:
“Il poeta non è servo dei potenti ma un fabbro che forgia sull’incudine le memorie patrie; è colui che deve formare la coscienza civile dei cittadini, sollecitare, sull’esempio degli antichi, imprese eroiche e accendere gli animi agli ideali patriottici”.
Il libro è stato presentato attraverso il sincretismo di Arte, Musica, Storia e Letteratura, dato che nell’Ottocento le Arti operarono coese e la cultura fu matrice di vicende e di avvenimenti, che costruirono il nostro Risorgimento alla luce dei valori di Libertà, Indipendenza e Unità.
Francesco Hayez (1791-1882), I profughi di Parga
“I profughi di Parga” di Hayez con la lettura in sinergia dei versi tratti dal poemetto I profughi di Parga di Giovanni Berchet e con “Va’ pensiero” dal “Nabucco” di Verdi, sono diventati l’emblema di tutti i popoli che perdono la patria.
Se la storia narra le vicende, la letteratura le descrive nei particolari, la pittura ne coglie il momento essenziale, la musica emoziona e coinvolge, e toccanti sono stati i momenti in cui una stessa vicenda come “I Lombardi alla prima crociata” si è potuta vedere nei quadri di Hayez e Altamura e leggere e ascoltare nella musica di Verdi: “Il coro di Gerusalem” è stato sublime.
Ma il momento più emozionante è stato l’ascolto di “Fratelli d’Italia” in sinergia con la pittura che ricordava momenti di storia risorgimentale. Tutti in piedi in nome dell’Italia e di fronte al sacrificio che Giovanni ricordava nella lettura, di un giovane di nome Goffredo Mameli, morto a 22 anni, per le ferite riportate nella difesa di Roma, mentre gli si ingiungeva di non rientrare a Genova, perché indesiderato; un giovane tra i tanti a cui dobbiamo rispetto, che ci ha lasciato pensieri e versi bellissimi:
Che è mai la vita se la Patria è divisa?....
Uniamoci, amiamoci; l’unione e l’amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore.
Giuriamo far libero
il suolo natio:
uniti, per Dio,
chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
l’Italia chiamò.
Con gli interventi di Elvio Pagano e Dario Nardella è stata ricordata la storia della nostra Unità, il valore e la volontà dei protagonisti del Risorgimento presenti nel libro, l’impegno di tanti giovani pronti a rinunciare agli affetti pur di partecipare e tra essi gli stessi Macchiaioli, che spesso lasciavano la vita in battaglia, come ha ricordato anche Alessandra Borsetti Venier soffermandosi poi sul quadro illustrante “Le barricate di Milano” e ricordando il progetto del libro, finalizzato specialmente alle scuole.
L’invito a tutti a non dimenticare l’eredità storica ricevuta e a trasmetterla integra alle generazioni future, ha concluso questo primo incontro, tra lo scorrere delle locandine dei film storici memorabili.
L'incontro ci ha dato l’opportunità, attraverso il libro, di parlare e in modo corale della difesa dell’Italia e dei suoi simboli cari alla memoria di quanti amano l’Italia e la sua Unità:
Dall’Alpi allo stretto fratelli siam tutti!
Su i límiti schiusi, su i troni distrutti
piantiamo i comuni tre nostri color
il verde, la speme tant’anni pasciuta;
il rosso, la gioia d’averla compiuta;
il bianco, la fede fraterna d’amor.
(G. Berchet, dall’ode “All’armi! All’armi”)
Abituati a vedere la nostra bandiera, oggi la guardiamo con indifferenza, senza ricordare che è stata bagnata da tanto sangue ed ha ispirato tanto entusiasmo. Con che palpiti, quei tre versi del verde, rosso e bianco erano mormorati sottovoce, quando pareva un sogno vedere sventolare la bandiera tricolore!. (Francesco De Sanctis).
A chi non sa.
A chi sa e ama ricordare
La storia della nostra Unità
Anna Lanzetta
Cari lettori, siamo diventati tanti e cresciamo ogni giorno di più, se siete curiosi di scoprire questo libro basta leggerlo.
Addio mia bella addio…La storia del Risorgimento tra parole, immagini e musica edito da Morgana Edizioni, è in distribuzione da gennaio 2011 nelle migliori librerie.
Per informazioni: annalanzetta@libero.it
Si può ordinare, scrivendo un fax allo 055 244739 o una mail a morgana.ed@tin.it
Il costo del libro è di 10 euro.