mercoledì 29 settembre 2010

Chi sono? Una monade schiusa



                                                                    Il doppio segreto

A chi mi chiede chi sono, rispondo che non mi è facile descrivermi. Potrei dire: -sono ciò che gli altri vogliono che io sia-, ma il senso sfugge e io dico ciò che sento di essere.
Sono una piccolissima monade che un giorno per amore si schiuse alla vita e col primo vagito si accorse di appartenere al mondo.
Amo il creato nella  totalità della sua bellezza, che giorno dopo giorno arricchisce la mia mente e il mio spirito e che mi dona la felicità di essere nata, di essere donna,  moglie, madre e insegnante.
Tra gli ingorghi  del mio essere, resto estasiata di fronte al ciclico ritorno della vita  nel mutare dei colori, nello sbocciare di un fiore, nel sottile miagolio della mia gatta, nel sorriso di un bimbo, nell’abbraccio col diverso, nel canto di popoli antichi, nelle danze tribali, nella preghiera che si leva al mattino, nel riverbero delle stelle, nel raggio di luna, quando argenteo mi avvolge i capelli come spira.
Sono nata in un tempo né vicino né lontano, il tempo della mia vita che mi scorre lento sul capo, tra i lunghi voli dell’immaginazione che alimentano la fantasia  sul sentiero delle percezioni e delle sensazioni.
Amo il verso libero, la solitudine di Petrarca e il desiderio di vita e di amore di Leopardi che a tratti si riflettono in me, ma sento profondamente tutti gli altri poeti.
Amo la poesia in  stretto connubio con la musica e con tutte le arti che aprono l’animo umano all’infinito dei mondi.
Piango di commozione di  fronte a un’opera d’arte e Friedrich lo dimostra.
Amo chi sa e chi mi dona il suo sapere con umiltà.
Amo gli spiriti nobili, perché trasmettono il senso più profondo delle cose.
Amo ogni civiltà, perché espressione del nostro cammino.
Amo il sapere, perchè rende liberi.
Amo la lealtà, l’onestà e l’amore.
Amo ogni espressione artistica che mi dona emozioni.
Amo vivere con il disincanto di un’età che non sente sulla nuca il fluire del  tempo.
Amo il tempo della mia vita con i lenti rintocchi di un amore che non ha età.
Amo  trasmettere i valori nei quali ho creduto e credo.
Sono una donna che ha dato la vita a tre esseri meravigliosi e che ha donato tutto l’amore a un grande cuore.
Una donna che sente l’insegnamento come una missione e che intende il sapere come luce dell’intelletto.
Insegnando, ho vissuto tra  il fiore più puro della fanciullezza, tra la gioia dell’adolescenza, tra l’enfasi della giovinezza.
Amo vivere la felicità  malinconica di chi non ha più la verde età e  cogliere negli  altri e in me l’ansia di vederla volar via.
Offro ciò che negli anni ho acquisito e realizzato e ciò che gli altri mi hanno donato, mantenendo intatta la curiosità  che  spinge il mio sguardo  oltre le cose.
Sono quella che sono, un giorno fiore, un altro frutto; un giorno cielo, un altro mare, terra, aria; infinite realtà di un mondo che amo e di cui mi sento parte rotante.


René Magritte, Lessines, 1898-Bruxelles, 1967
"Le Double Secret" o "Il doppio segreto, 1927

                                                                     Anna Lanzetta
                                                                annalanzetta@libero.it