mercoledì 10 aprile 2019

“Orizzonti d’acqua tra Pittura e Arti Decorative. Galileo Chini e altri protagonisti del primo Novecento”


 Galileo Chini La vita 1919

È un’immersione nell’arte, la mostra “Orizzonti d’acqua tra Pittura e Arti Decorative. Galileo Chini e altri protagonisti del primo Novecento” con la quale  Pontedera celebra  l'artista fino al 28 aprile.
L’armonia della bellezza invade di opera in opera, svelando un artista eclettico, multiforme che dona senza risparmio il proprio genio in un susseguirsi di emozioni tra pittura, affresco e ceramica dove il filo conduttore è l’acqua che suona come refrigerio allo spirito nell’incanto di paesaggi  ora sulle sponde dell’Arno ora  su  sfondi  marini, dove il sole accecante si abbatte su onde placide o altamente fluttuanti, che inondano o tattili o impalpabili e lasciano dentro un profondo sapore dell’arte ampiamente vissuta, assaporata e regalata con il vero gusto di compiacersi e di compiacere. Dall’Arno al fiume di Bangkok, da Venezia ai centri balneari e termali di Viareggio, Montecatini e Salsomaggiore è tutto un refrigerio di gusto e di bellezza.  L’artista, una delle figure di maggior rilievo del Modernismo internazionale e alcuni artisti che hanno condiviso con lui le esperienze del periodo, dal Simbolismo al Liberty, dalla Secessione viennese alle suggestioni dell’Orientalismo, presenti in mostra quali: Plinio Nomellini, Giorgio Kienerk, Leonardo Bistolfi, Duilio Cambellotti, Aroldo Bonzagni, Moses Levy, Lorenzo Viani e Salvino Tafanari, ci regalano un’armonia di bellezza in una molteplicità di forme, di linee, di colori e di spazi.


Galileo Chini,  Cache-pot con pesci, 1919-1925

Galileo Chini copre con la sua arte un arco di tempo del Novecento, dove sperimenta ogni  movimento innovativo che sembra da tempo preparato ad accogliere. L’attività di ceramista è strabiliante e il Liberty e l’Art Déco ammaliano per la ricerca e la preziosità degli elementi raffigurati, ove il naturalismo dell’acqua, soggetto ricorrente,  ospita una fauna marina  dai colori luminosi, smaglianti, plastici al tatto. Artista poliedrico, Galileo Chini  si è distinto anche come illustratore, scenografo, pittore e decoratore; la decorazione del nuovo Palazzo del Trono a Bangkok ne è un esempio. L’incontro con l’Oriente, gli procurò l’attribuzione da parte di Puccini dell’allestimento scenico della Turandot. Le arti sorelle si conglobano nel suo stile e regalano riflessioni e pensieri di calma, di gioia, di vita  fino a stabilire, con il ritratto, un contatto con il visitatore che se ne sente parte integrante.  Non si può non citare in mostra la presenza di un gesso di Auguste Rodin La Danaide oggetto di scambio tra lo scultore e Galileo Chini.



Una mostra da non perdere per  godere di quell’emozione che solo l’arte sa donare e in questo caso per le meraviglie di Galileo Chini, degli artisti riportati  e  di un video eccellente.


Studio preparatorio per il dipinto della 
Primavera nel salone delle Terme Berzieri, 1919


PALP Palazzo Pretorio Pontedera
Piazza Curtatone e Montanara, Pontedera (PI)
Orario: da martedì a venerdì 10-19, sabato, domenica e festivi 10-20, lunedì chiuso