lunedì 13 marzo 2017

INNAMORARSI DELLA POESIA. AMARE I POETI




Sir Lawrence Alma-Tadema (Dronrijp, 1836-Wiesbaden,1912), pittore olandese.
Saffo e Alceo, 1881


Simile a un dio mi sembra quell'uomo

 
Simile a un dio mi sembra quell'uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, sùbito non posso
più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell'erba; e poco lontana mi sento
dall'essere morta.
Ma tutto si può sopportare...

Saffo, poetessa greca  vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a Ereso, nell'isola di Lesbo attorno al 630 a.C. o al 626-623 a.C.





Abdulla Goran

Io vado, madre
 
Se non torno,
sarò fiore di questa montagna,
frammento di terra per un mondo
più grande di questo.
 
Io vado, madre.
 
Se non torno,
il corpo esploderà là dove si tortura
e lo spirito flagellerà,
come l’uragano, tutte le porte.
 
Io vado…madre…
 
Se non torno,
la mia anima sarà parola …
per tutti i poeti.

Abdulla Goran (Halabja, Iraq 1904-Sulaymaniyya, Iraq 1962) poeta curdo, chiamato  padre della letteratura curda moderna. Goran, infatti, ha contribuito a svincolare la poesia curda dall’influenza araba dandole una forma, un ritmo, un linguaggio e un contenuto basato essenzialmente sulla realtà e sulla cultura curde, sulla natura e sulle tradizioni folcloristiche.





Pablo Neruda

Il tuo sorriso

 
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
 
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
 
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
 
Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
 
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
 
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
 
Pablo Neruda ( Parrai, 1904- Santiago del Cile, 1973 ), nome d'arte di Ricardo Eliezer Neftalí Reyes Basalto, poeta, diplomatico e politico cileno, considerato una delle più importanti figure della letteratura latino americana contemporanea.
 




Nazim Hikmet

In questa notte d'autunno

In questa notte d'autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini


Nâzım Hikmet-Ran (Salonicco, 1901- Mosca, 1963), poeta, drammaturgo e scrittore turco naturalizzato polacco, è considerato uno dei più importanti poeti turchi dell'epoca moderna.