domenica 30 agosto 2015

L’addio a Giuseppe Madioni, mio cognato.



Un garofano rosso, simbolo della sua ideologia

Giovedì 27 agosto 2015, si è spento Peppino, amatissimo
Un ricordo commosso recitato in chiesa, il 28 agosto:

È nel momento del trapasso che si vorrebbe fermare l’attimo per dire ancora, per continuare il dialogo che insieme, caro Peppino, abbiamo portato avanti per tanti anni e che ora ognuno sente nel cuore mentre ti accompagniamo stretti in una coralità emozionante.
Sei con noi, nei nostri cuori con l’amore che hai sempre portato alla tua famiglia, ai parenti tutti, agli amici e conoscenti.
Esempio di virtù, di dignità, di onestà e di rettitudine hai saputo ascoltare, guidare, aprire senza risparmio la porta a chiunque ti chiedesse aiuto o sostegno.
Hai amato la cultura con la grande passione per la matematica, hai amato la vita politica divenendone protagonista.
Nella tua vita nulla è passato inosservato; attento alle novità e ai cambiamenti ne hai vissuto ogni fase con semplicità ma con un’acutezza di pensiero unico, raccontando il tuo vissuto divenuto storia.
Anche nel trapasso, conservi  la compostezza e il decoro della tua persona e sul volto ricomposto  sembra ritornare il dialogo muto ma pregno di ricordi, un’ultima lezione, un tenderci ancora la mano come a parlare ancora e lo stai facendo perché nei nostri cuori il vuoto appena percepito ora ricostruisce l’iter di una vita che a tratti si ferma per fare posto dolcemente alle infinite scaglie dei ricordi.
Questo, caro Peppino, è il nostro saluto, il nostro grazie  e insieme il nostro  abbraccio.
Anna Lanzetta