domenica 12 gennaio 2014

Cinciarda, il barbone che si serviva dall'Annigoni

Pietro Annigoni, Ritratto di Cinciarda, 1945




Mai ritratto fu più vero. La mostra di Pietro Annigoni allestita a Firenze Ente Cassa di Risparmio colpisce per la ricchezza delle opere che segnano l'iter dell'artista. Ma c'è sempre in ogni mostra un'opera che ferma il passo e in questo caso è il ritratto di Cinciarda, il barbone che frequentava lo studio del pittore e che aveva più volte posato per lui. Il ritratto è la rappresentazione di una condizione umana, l'altra faccia della società, il mondo di chi ne vive ai margini. Eloquente è il mento appoggiato sulla mano. L'atteggiamento interlocutorio e pensoso è un'interrogazione posta alla stessa società per chiedere da che parte stia la verità. Un atteggiamento di chi pur vivendo la propria condizione per costrizione o per scelta, si mostra con quella dignità che merita rispetto. Lo sguardo indagatore esprime un carattere forte e penetra in noi con forza quasi a scuoterci per aprirci gli occhi sulle ingiustizie di una società poco attenta al sociale, lasciando a ognuno la responsabilità di rispondere. Questa è la mia lettura. L'arte è un formidabile strumento educativo perchè rappresenta con immediatezza la realtà, coinvolgendoci in un'indagine critica e riflessiva.