lunedì 19 gennaio 2015

Le opere che fanno riflettere


Pablo Picasso (Malaga 1881-Mougins 1973) Ritratto di Dora Maar 27 marzo 1939.
Collezione del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid

Visitando le mostre, ci sono sempre dei quadri che lasciano  un’impronta nel visitatore, tale è stata la mostra “Picasso e la modernità spagnola a Palazzo Strozzi. Se le opere di Picasso colpiscono per il forte impatto che obbliga ad un’attenta interpretazione delle stesse in un incrocio con la letteratura e nello specifico Pirandello e la condizione storico-sociale, non da meno risultano gli artisti della modernità spagnola  che riportano nelle loro opere la condizione personale e quella epocale. Lo sdoppiamento e la segmentazione degli elementi di Picasso, indicatori delle sue scelte stilistiche implica uno sguardo soggettivo in noi stessi e traduce una personalità dell’uomo difficile da interpretare, oggetto di una società che divide l’individuo da sé stesso e dagli altri. 



Aurelio Arteta (Bilbao 1879-Città del Messico 1940) Naufraghi 1930-1931 circa.
Collezione del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid.

I Naufraghi  di  Aurelio Arteta  ci obbligano ad una profonda riflessione su uno dei temi  attuali che implicano considerazione e responsabilità.



Juan Gris (Madrid 1887-Boulogne-Billancourt 1927) Arlecchino con
violino 1919.
Collezione del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid.



Alfonso Ponce de León (Malaga 1906-Madrid 1936)  
Giovani e pescatore 1936.
Collezione del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid.