mercoledì 2 luglio 2014

Arnold Henry Savage Landor, pittore - viaggiatore.



Non lascia indifferente il visitatore la mostra che la Galleria d’arte Moderna di Palazzo Pitti, nell’ambito del suo centenario (1914-2014),  ha dedicato al pittore-viaggiatore Arnold Henry Savage Landor, illustre fiorentino, esponendo quaranta tele provenienti dalla  collezione Fusi.
Artista dai molteplici interessi, Savage  Landor  amò molto viaggiare fin dall’adolescenza e rappresentò nelle sue opere, come scatti fotografici gli usi e i costumi dei popoli  con i quali entrò in contatto, suscitando nel visitatore ammirazione e curiosità.
Artista poliedrico, fu pittore, scrittore, antropologo, fotografo, inventore ma soprattutto esploratore; Savage Landor assomma in sé le doti del grande uomo di cultura. Viaggiò dall’Europa all’Africa, dall’Asia alle Americhe all’Australia, dal deserto alle cime dell’Himalaya, con ogni mezzo: a piedi, in nave, a cavallo. Eccezionale cronista,  documentò  attraverso le sue opere la sua esperienza di  viaggiatore attento agli usi, ai costumi e alle diverse culture dei popoli accomunate dalle sue opere. 




Viaggiò sempre in compagnia dei suoi amici inseparabili quali la  matita, il pennello, i colori, le tavolette e la carta per  fermare come uno scatto fotografico  ogni attimo delle sue scoperte, ogni particolare e ogni espressione degli  individui, dei popoli e dei territori con i quali entrò in contatto.  La sua arte ha il pregio della scoperta, della conoscenza, della capacità di accomunare popoli così lontani, così diversi e farli sentire così vicini a noi.
Amò e predilesse Firenze (1865 – 1924), la città della sua formazione artistica, dove si ritirò negli ultimi anni per scrivere la sua autobiografia.