domenica 20 ottobre 2013

La mia amicizia con Daniela Servi






Capita a volte che un incontro casuale ti faccia scoprire una parte di te e della tua scrittura. È quanto  è capitato a me, incontrando Daniela Servi. Le parole con le quali ha  presentato il mio libro “Firenze nel cuore” al Circolo “Il Girone” e il mio profilo mi hanno toccato profondamente, e il mio grazie per il profondo sentire che ci accomuna lo esprimo, non senza il suo consenso, rendendo pubblico il suo scritto:  

Buon pomeriggio a tutti e grazie per essere qui.
Sono Daniela Servi ed ho il compito e il piacere di presentare il libro di cui parleremo oggi “Firenze nel cuore” di Anna Lanzetta e la sua autrice che per me è stata una vera scoperta.
Il primo impatto con questo libro non è stato tra i più felici: ho cominciato a leggerlo nel mese di luglio, al mare con tre bambini al seguito. Nei pochi momenti liberi, praticamente quando dormivano, leggevo.
Avevo voglia di distrarmi, di un romanzo leggero e coinvolgente, alla Ken Follett per intendersi, e il libro non mi ha immediatamente coinvolto. Non riuscivo a visualizzare quanto descritto in modo così approfondito e minuzioso.
Fino al mese scorso non avevo mai incontrato Anna, non sapevo niente di lei tranne quello che avevo letto in “Firenze nel cuore”.
Così sono andata a cercarla su internet.
Ho trovato un mondo, per certi versi a me sconosciuto e quindi affascinante, per altri a me molto familiare.
Ho letto con sempre maggiore curiosità e interesse molte delle cose che scrive ed ha scritto sul suo blog, il suo diario in rete.
Il suo blog recita così: attualità, cultura, musica, arte, curiosità, viaggi e altro e si interessa veramente di tutto facendo trasparire da ogni argomento, da ogni descrizione i suoi sentimenti di donna, il suo sapere di studiosa, la sua curiosità e la sua intelligenza.
Ho scoperto, un esempio tra tanti, io che non sono cattolica, il profondo significato che il Presepe ha avuto nel tempo passato, specialmente a Napoli dove si rappresentava, attraverso personaggi e figurine di terracotta, tutto ciò che il popolo non aveva e avrebbe desiderato, tutti i regali che venivano offerti a Gesù bambino e che i bambini avrebbero voluto per sé. Ho scoperto l’impegno civile di Anna, il suo commentare i fatti di attualità, la nostra situazione politica, con commenti a volte duri, drastici, che mi trovano in sintonia con lei. Anna non usa mai, per esempio, le espressioni volgari dei nostri politici ma piuttosto esprime disagio, malessere, rifiuto accompagnandolo con la foto del quadro dell’ “urlo” di Munch.
Ho trovato nei suoi scritti un forte anelito alla pace, al rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo, un’analisi commossa dei momenti della storia in cui sono stati violati, dall’Olocausto alla bomba di Hiroshima, ai problemi dei migranti di oggi. Soprattutto ho riconosciuto in Anna la stoffa di una grande educatrice: per lunghi anni è stata un’insegnante di lettere negli istituti tecnici di Firenze, attenta ai problemi dell’adolescenza, critica rispetto al culto dell’immagine e dell’apparire.
Da studiosa innamorata del suo lavoro ha trasmesso a generazioni di studenti l’amore per il sapere convinta come dice lei stessa che “La cultura è lo strumento per insegnare, istruire, formare, denunciare, condannare, esortare, unire, tramandare”.
Anche io sono stata un’insegnante di lettere, innamorata del mio lavoro e mi sarebbe piaciuto avere una collega come Anna Lanzetta e collaborare con lei.
Alla luce delle mie scoperte ho riletto “Firenze nel cuore” e questa volta ho capito cosa intende Anna quando parla ( e qui cito) di “Storia come appartenenza, storia con la quale conviviamo:storia del proprio territorio, che si legge sui muri della città, nelle iscrizioni, nei monumenti. Storia come vita, come ricordo, come memoria, come emozione”.
La lettura del libro mi ha fatto scoprire tante curiosità, come, per esempio, perché si definisce ballottaggio il contendersi una carica tra due avversari politici, o la storia dell’Arciconfraternita della Misericordia, 1ª istituzione di volontariato della storia, almeno in Europa.
Ho capito perché un libro come “Firenze nel cuore” sia stato scelto e pubblicato dalla casa editrice Morgana, ma soprattutto ho sentito un sentimento di gratitudine per Anna che, da non fiorentina mi ha trasmesso così tanto amore per Firenze.



Grazie Daniela.
Ti offro in dono una  rosa gialla,  fiore simbolo della ‘Giornata Internazionale dell’Amicizia’ per la bellissima amicizia che questo  libro ha creato tra noi e per i valori in cui entrambe crediamo.
Anna Lanzetta