giovedì 6 gennaio 2011

La notte dei desideri




È la notte dei Magi, la notte della grande attesa.
Cosa ci sarà nel mio involucro, in quella calza che regala o ruba sogni?

Non è più il tempo dei regali. Non più il tempo dei sogni. Non più oro, incenso e mirra, in questa notte di attesa, chiedo un mondo nuovo, rigenerato alla luce dell’umiltà, della pace e della fratellanza, in cui i Magi rechino rispetto,  modestia,  semplicità, etica, onestà e  morale; valori irrinunciabili  ma  da troppo tempo dimenticati.

Il dono più grande, che chiedo a questa notte di mistero, ne compendia molti: non  più urla di dolore per il soldato ammazzato, per il diverso picchiato, per la violenza perpetrata, per la bimba rapita, per la donna umiliata, per la miseria lacerante, per la cultura tagliata, per le bugie reiterate, per le falsità ripetute, per la storia  misconosciuta, per la legalità violata, per i voltafaccia indegni e indecorosi, per la mercificazione dell’uomo, per la perdita della dignità, per l’adorazione del denaro, per la follia delle guerre, per l'espressione imbavagliata, per l’immagine che non è mai sostanza, per le città imbrattate, per la troppa ricchezza di chi ha, per la cessione dell’essere all’avere, per la perdita della speranza di chi non ha, per il figlio che naviga nel buio, per un futuro spezzato, per la perdita di lavoro, per lo straniero che non ha una terra, per le tante urla e ferite che lacerano ogni istante, ogni momento il nostro vivere.
Voglio in dono un mondo pulito. Voglio una notte stellata. 




Ma il dono più bello in questa notte che sogno piena di stelle è che si riaccenda in tutti noi l’amore per l’Italia e che la sua Unità resti integra così come l’abbiamo avuta in eredità e che nessun cattivo pensiero o azione  possa mai macchiarla o ferirla.

Il Presepe di Cuciniello, particolare: La Natività e l'adorazione dei Magi. Museo Nazionale di San Martino, Napoli. Photo © Archivio dell'Arte - Luciano Pedicini, fotografo.

Van Gogh, Notte stellata sul Rodano

Anna Lanzetta