giovedì 9 luglio 2020

Nascita del progetto didattico “Interazioni”

.  
Quando seduti dietro ad una cattedra, vediamo i volti stanchi e annoiati dei nostri ragazzi, sentiamo impellente il bisogno di cambiare  didattica e metodologia, e di allargare il panorama di conoscenze oltre le materie curriculari. Fu così che dal bisogno di cambiamento, nacque il progetto “Interazioni”. Era necessario far interagire le materie curriculari con le arti  che gli studenti degli istituti tecnici possono conoscere solo occasionalmente. Perché non fargli provare la forte emozione che si può vivere guardando un quadro o ascoltando una musica? Perché non aprirli al mondo delle arti che tanto possono donare in bellezza ed emozioni? Un’impresa non semplice con classi del biennio ma età fertile per curiosità e conoscenze. Se acoltare conferenze di arte riempie l’animo di gioia e lo sollecita a conoscere sempre di più, perché non farne dono ai ragazzi? Fu questa la spinta che mi convinse a cambiare radicalmente metodologia. Considerato che negli istituti tecnici non si studia né l’arte né la musica, nel 2000, insieme con i miei studenti del biennio dell’ITIS “A. Meucci”, realizzammo  il progetto “Interazioni” per sperimentare una didattica basata su linguaggi espressivi diversi per generi e forme da quelli curriculari, associando al linguaggio storico-letterario quello artistico-musicale attraverso l’analisi dei contenuti prescelti. Dato che punto di riferimento era il romanzo “I Promessi Sposi”, pensammo di analizzare il periodo compreso tra il secondo Settecento e il primo Ottocento, selezionandone  correnti, movimenti e protagonisti attraverso brani letterari, episodi del mito e dell’Epica classica, momenti di storia antica e medievale correlati all’Ottocento. Le indicazioni relative al linguaggio artistico ci furono fornite, durante le conferenze tenute a scuola, e in particolare con il tema “Romanzi e pittura di storia”, dal Prof. Carlo Sisi, già Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, che ci spiegò come un fatto storico può essere rappresentato con l’interazione tra il testo e la pittura e risultare in entrambi i linguaggi egualmente efficace per la comprensione del messaggio. Con l’uso di diapositive, avviò i ragazzi  alla conoscenza del  Neoclassicismo, del  bello ideale e del Romanticismo e  fornì vari input di riflessione ma il tema che colpì di più la fantasia e l’immaginazione nonché l’emotività fu il Gotico di Füssli e Blake e il Sublime di Turner e Friedrich. Il progetto si rivelò pertanto un valido strumento di collegamento tra la Scuola Media, poiché furono utilizzate le preconoscenze in essa acquisite, e il Triennio poiché si ponevano le premesse (per contenuti e metodo) al programma. Si usciva così dagli schemi consuetudinari, restava la “lettura” il tema conduttore ma si utilizzava un materiale ampio e diversificato: libri, registrazioni in video e audio, computer, materiale prelevato da internet e da enciclopedie multimediali, pubblicazioni, schede di lavoro con materiale relativo al linguaggio artistico-musicale e visita alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti.
Nel progetto integrale presente in “Interazioni” www.annalanzetta.blogspot.com sono indicati nella “Struttura”: gli obiettivi, le finalità, i temi e i tempi di svolgimento (che per spazio disponibile, abbiamo presentato, tra queste pagine, rivisitati), le preconoscenze, i contenuti e le unità modulari. Gli studenti  spiegano perché e come è nato questo lavoro, esprimono  sulla base delle preconoscenze il concetto di Storia, Letteratura, Arte e Musica e analizzano temi a carattere mitologico, storico, di cronaca, d’introspezione e di creatività. Uno degli aspetti più importanti di questo lavoro è stato il coinvolgimento di studenti di più classi, impegnati nella ricerca del materiale cartaceo e multimediale, inseriti in gruppi di studio, formati dagli stessi ragazzi in relazione ai propri interessi, operando sia a livello teorico che pratico, associando lo studio dei testi all’immagine, visitando la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, guidati dal Prof. Carlo Sisi  per la pittura di storia, e  ascoltando le musiche relative ai temi prescelti guidati da un esperto. Gli elementi acquisiti con i diversi linguaggi e i vari interventi, sollecitarono la loro creatività e immaginazione fino a cimentarsi nella produzione di  racconti di vario genere, racchiusi poi nel libro “Sapere per creare”. Questo è stato l’impegno più qualificante, considerato che l’esperienza è stata realizzata in un Istituto Tecnico, dove il linguaggio artistico-musicale ha affiancato quello storico-letterario. Nelle varie fasi del lavoro: ricerca, selezione e produzione, ogni studente ha vagliato le proprie capacità e conoscenze ed ha verificato operativamente il proprio metodo di studio.


Il progetto ha entusiasmato i ragazzi, che così si sono espressi: in questo lavoro abbiamo accomunato la letteratura, la pittura e la musica in precisi contesti storici. L’elaborazione dei vari moduli ci ha aiutato a comprendere il nostro passato attraverso l’analisi delle opere dei più importanti artisti, che hanno rappresentato momenti fondamentali della nostra storia. Dall’analisi di queste opere abbiamo capito che esiste una interrelazione tra letteratura, musica e pittura nel modo di concepire la realtà e di rappresentarla e che ogni artista rappresenta la realtà secondo il proprio campo espressivo e il proprio modo di pensare. Queste opere, che sono fonti o documenti, fungono da elementi di correlazione tra il nostro passato e il nostro presente. Gli artisti  diventano anche cronisti come per Géricault  con La zattera della Medusa o per Goya con Le fucilazioni 3 maggio 1808 e, grazie alle loro opere, possiamo conoscere le più importanti vicende storiche. Essi, anche se scelgono di rappresentare la realtà secondo il proprio linguaggio espressivo, spesso sono uniti dall’obiettivo comune  dell’utilità, intesa come fattore didattico-educativo. Per conoscere un fatto storico nella sua completezza lo abbiamo analizzato in tutti e tre i principali campi espressivi poiché:-la Letteratura ci racconta i fatti;-la Pittura ci mostra i fatti;-la Musica ci narra i fatti, facendoci percepire i sentimenti dell’artista mediante i suoni espressi. Abbiamo così capito che tra arte, storia, musica e letteratura esiste un legame stretto, infatti questi linguaggi sono profondamente diversi ma crescono l’uno in rapporto all’altro e si arricchiscono fra loro: si può suonare un quadro, si può dipingere una sinfonia, un quadro può ispirare una poesia e leggendo una poesia, un pittore può provare ad immaginare la scena descritta dal poeta e raffigurarla in un quadro. Da queste interrelazioni che intercorrono tra storia, arte, musica e letteratura,  abbiamo compreso che dobbiamo analizzare il nostro passato a 360°, usufruendo di tutte le fonti disponibili, forniteci soprattutto dagli artisti-cronisti e di tutti i linguaggi espressivi posti in sinergia. Uno degli scopi di questo lavoro è stato infatti quello di imparare a leggere un’opera d’arte o un’opera musicale come un testo letterario: riuscire, vedendo un quadro, una scultura o ascoltando una melodia a riconoscere i costumi, gli usi, la situazione sociale di un’epoca e la corrente di appartenenza dell’artista, a comprendere il messaggio  dell’artista, a percepirne sentimenti, emozioni e stati d’animo.Questo lavoro è stato una novità sia per noi che per la nostra scuola, poiché in un Istituto Tecnico non si studiano linguaggi come la Musica e la Storia dell’Arte.Questa esperienza è stata senz’altro utile ed istruttiva, perché ci ha consentito di ampliare le nostre conoscenze e di acquisire  una metodologia di studio efficace, che ci ha coinvolto sia a livello individuale che di gruppo in un lavoro articolato ed importante per noi. Sentiamo sempre più spesso ripetere che la nostra è una società che si basa sull’immagine e sull’apparenza, che ha perso le radici profonde dei valori e delle ideologie, che nell’attuale panorama storico, preannuncia un futuro privo di valori morali. Noi crediamo nel valore della cultura e vogliamo che in questa società, che ha saputo negli anni progredire tecnologicamente e innovativamente, si consolidi sempre più il valore educativo e formativo.