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Quando seduti
dietro ad una cattedra, vediamo i volti stanchi e annoiati dei nostri ragazzi, sentiamo
impellente il bisogno di cambiare didattica e metodologia, e di allargare il
panorama di conoscenze oltre le materie curriculari. Fu così che dal bisogno di
cambiamento, nacque il progetto “Interazioni”. Era necessario far interagire le
materie curriculari con le arti che gli
studenti degli istituti tecnici possono conoscere solo occasionalmente. Perché
non fargli provare la forte emozione che si può vivere guardando un quadro o
ascoltando una musica? Perché non aprirli al mondo delle arti che tanto possono
donare in bellezza ed emozioni? Un’impresa non semplice con classi del biennio
ma età fertile per curiosità e conoscenze. Se acoltare conferenze di arte
riempie l’animo di gioia e lo sollecita a conoscere sempre di più, perché non
farne dono ai ragazzi? Fu questa la spinta che mi convinse a cambiare
radicalmente metodologia. Considerato che negli istituti tecnici non si studia
né l’arte né la musica, nel 2000, insieme con i miei studenti del biennio
dell’ITIS “A. Meucci”, realizzammo il progetto
“Interazioni” per sperimentare una didattica basata su linguaggi espressivi
diversi per generi e forme da quelli curriculari, associando al linguaggio
storico-letterario quello artistico-musicale attraverso l’analisi dei contenuti
prescelti. Dato che punto di
riferimento era il romanzo “I Promessi Sposi”, pensammo di analizzare il
periodo compreso tra il secondo Settecento e il primo Ottocento, selezionandone correnti, movimenti e protagonisti attraverso
brani letterari, episodi del mito e dell’Epica classica, momenti di storia
antica e medievale correlati all’Ottocento. Le indicazioni relative al
linguaggio artistico ci furono fornite, durante le conferenze tenute a scuola,
e in particolare con il tema “Romanzi e pittura di storia”, dal Prof. Carlo
Sisi, già Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, che ci
spiegò come un fatto storico può essere rappresentato con l’interazione tra il
testo e la pittura e risultare in entrambi i linguaggi egualmente efficace per
la comprensione del messaggio. Con l’uso di diapositive, avviò i ragazzi alla conoscenza del Neoclassicismo, del
bello ideale e del Romanticismo e fornì vari input di riflessione ma il tema che
colpì di più la fantasia e l’immaginazione nonché l’emotività fu il Gotico di Füssli e Blake e il Sublime
di Turner e Friedrich. Il progetto si rivelò pertanto un valido
strumento di collegamento tra la Scuola Media, poiché furono utilizzate le
preconoscenze in essa acquisite, e il Triennio poiché si ponevano le premesse
(per contenuti e metodo) al programma. Si usciva così dagli schemi
consuetudinari, restava la “lettura” il tema conduttore ma si utilizzava un
materiale ampio e diversificato: libri, registrazioni in video e audio,
computer, materiale prelevato da internet e da enciclopedie multimediali,
pubblicazioni, schede di lavoro con materiale relativo al linguaggio
artistico-musicale e visita alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti.
Nel progetto integrale
presente in “Interazioni” www.annalanzetta.blogspot.com
sono indicati nella “Struttura”: gli obiettivi, le finalità, i temi e i tempi
di svolgimento (che per spazio disponibile, abbiamo presentato, tra queste
pagine, rivisitati), le preconoscenze, i contenuti e le unità modulari. Gli
studenti spiegano perché e come è nato questo lavoro,
esprimono sulla base delle preconoscenze
il concetto di Storia, Letteratura, Arte e Musica e analizzano temi a carattere
mitologico, storico, di cronaca, d’introspezione e di creatività. Uno degli
aspetti più importanti di questo lavoro è stato il coinvolgimento di studenti
di più classi, impegnati nella ricerca del materiale cartaceo e multimediale,
inseriti in gruppi di studio, formati dagli stessi ragazzi in relazione ai
propri interessi, operando sia a
livello teorico che pratico, associando lo studio dei testi all’immagine,
visitando la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, guidati dal Prof. Carlo Sisi
per la pittura di storia, e ascoltando le musiche relative ai temi
prescelti guidati da un esperto. Gli elementi acquisiti con i diversi
linguaggi e i vari interventi, sollecitarono la loro creatività e immaginazione
fino a cimentarsi nella produzione di
racconti di vario genere, racchiusi poi nel libro “Sapere per creare”. Questo
è stato l’impegno più qualificante, considerato che l’esperienza è stata
realizzata in un Istituto Tecnico, dove il linguaggio artistico-musicale ha
affiancato quello storico-letterario. Nelle varie fasi del lavoro: ricerca, selezione e
produzione, ogni studente ha vagliato le proprie capacità e conoscenze ed ha
verificato operativamente il proprio metodo di studio.
Il progetto ha
entusiasmato i ragazzi, che così si sono espressi: in questo lavoro abbiamo
accomunato la letteratura, la pittura e la musica in precisi contesti storici.
L’elaborazione dei vari moduli ci ha aiutato a comprendere il nostro passato
attraverso l’analisi delle opere dei più importanti artisti, che hanno
rappresentato momenti fondamentali della nostra storia. Dall’analisi di queste
opere abbiamo capito che esiste una interrelazione tra letteratura, musica e
pittura nel modo di concepire la realtà e di rappresentarla e che ogni artista
rappresenta la realtà secondo il proprio campo espressivo e il proprio modo di
pensare. Queste opere, che sono fonti o documenti, fungono da
elementi di correlazione tra il nostro passato e il nostro presente. Gli
artisti diventano anche cronisti come
per Géricault con La zattera della Medusa o per Goya con Le fucilazioni 3 maggio 1808 e, grazie alle loro opere, possiamo
conoscere le più importanti vicende storiche. Essi, anche se scelgono di
rappresentare la realtà secondo il proprio linguaggio espressivo, spesso sono
uniti dall’obiettivo comune dell’utilità,
intesa come fattore didattico-educativo. Per conoscere un fatto storico nella
sua completezza lo abbiamo analizzato in tutti e tre i principali campi
espressivi poiché:-la Letteratura ci racconta i fatti;-la Pittura ci mostra
i fatti;-la Musica ci narra i fatti, facendoci percepire i sentimenti
dell’artista mediante i suoni espressi. Abbiamo così capito che tra arte,
storia, musica e letteratura esiste un legame stretto, infatti questi linguaggi
sono profondamente diversi ma crescono l’uno in rapporto all’altro e si
arricchiscono fra loro: si può suonare un quadro, si può dipingere una
sinfonia, un quadro può ispirare una poesia e leggendo una poesia, un pittore
può provare ad immaginare la scena descritta dal poeta e raffigurarla in un
quadro. Da queste interrelazioni che intercorrono tra storia, arte, musica e
letteratura, abbiamo compreso che
dobbiamo analizzare il nostro passato a 360°, usufruendo di tutte le fonti disponibili,
forniteci soprattutto dagli artisti-cronisti e di tutti i linguaggi
espressivi posti in sinergia. Uno degli scopi di questo lavoro è stato infatti
quello di imparare a leggere un’opera d’arte o un’opera musicale come un testo
letterario: riuscire, vedendo un quadro, una scultura o ascoltando una melodia
a riconoscere i costumi, gli usi, la situazione sociale di un’epoca e la
corrente di appartenenza dell’artista, a comprendere il messaggio dell’artista, a percepirne sentimenti,
emozioni e stati d’animo.Questo lavoro è stato una novità sia per noi che per
la nostra scuola, poiché in un Istituto Tecnico non si studiano linguaggi come
la Musica e la Storia dell’Arte.Questa esperienza è stata senz’altro utile ed
istruttiva, perché ci ha consentito di ampliare le nostre conoscenze e di
acquisire una metodologia di studio
efficace, che ci ha coinvolto sia a livello individuale che di gruppo in un
lavoro articolato ed importante per noi. Sentiamo sempre più spesso ripetere
che la nostra è una società che si basa sull’immagine e sull’apparenza, che ha
perso le radici profonde dei valori e delle ideologie, che nell’attuale
panorama storico, preannuncia un futuro privo di valori morali. Noi crediamo
nel valore della cultura e vogliamo che in questa società, che ha saputo negli
anni progredire tecnologicamente e innovativamente, si consolidi sempre più il
valore educativo e formativo.