È bello in attesa del
Natale ritrovarsi. Per me quest’anno l’attesa è stata speciale perché ho avuto
modo di incontrare le persone a me più care tra amici, parenti e conoscenti.
Particolarmente gradito è stato l’incontro con le colleghe dei vari istituti
che mi hanno ospitato negli anni del mio insegnamento.
Ci siamo ritrovate a casa mia che
di sera, per il Natale, si circonda di luci colorate. Il presepe è il punto di
attrazione. Quest’anno è diverso, strutturato su due livelli con l’impiego
anche del sughero. Piace a tutti e io ne gioisco. In quelle luci c’è tutta la
mia infanzia e volti di un tempo a me molto cari. Sono diventata tradizionale e
racconto come e perché; Firenze ce l’ho nel cuore ma più gli anni passano più
si rafforza l’ancora con le radici, portatrici di cultura e di tradizioni napoletane.
Assaggiamo la crostata di marmellata, i dolci compresi i mostaccioli e roccocò
che anche a Firenze riesco a trovare, i liquori fatti in casa con i cedri, la
menta, il basilico, il lemoncello e il bergamotto comprato a Gerace. Anch’io faccio i
liquori alle rose dice Lorena e iniziano le ricette. Sono passati molti anni ed
è bellissimo ritrovarsi, rinverdire i ricordi, le esperienze vissute insieme a
scuola e i nomi dei ragazzi condivisi e parlo della piacevole cena consumata
con gli studenti di una quinta di 25 anni addietro, a base di penne con sugo di
pecora. Il tempo insieme vola. Mostro il Bambino nascosto dietro San Giuseppe;
nascerà a mezzanotte del 24 dicembre e di nuovo i ricordi si affollano. E come
non commuoversi nel ricordare e raccontare?. Il mio Natale è questo: ritrovarsi
con affetto e amicizia.
Grazie di nuovo care amiche e
auguri ad Antonella, Anna, Lorena, Luisa, Fiorella, Cristina, Lucia, Ornella,
Angela, Silvia, Franca e Fiammetta.