Quando fu deciso il restauro, l’opera presentava sulle sue superfici
alghe, muschi e licheni, macchie nere di origine biologica, fenomeni di
decoesione della struttura cristallina e erosioni di alcune zone in aggetto,
dovute alla particolare esposizione agli agenti atmosferici all’interno del
giardino (pioggia battente, umidità, caldo e gelo). Dopo un’accurata verifica
della resistenza superficiale e della solidità strutturale, l’intervento di
restauro, condotto da Miriam Ricci, è stato realizzato rimuovendo le polveri a
secco con aspirazione meccanica e mediante pennelli morbidi. Si è poi proceduto a una pulitura con acqua
demineralizzata utile per asportare le patine biologiche presenti in
superficie. Una volta eseguita questa fase, sono stati effettuati cicli di
applicazioni di benzalconio cloruro con successivi risciacqui e spazzolature
per la totale asportazione di alghe muschi e licheni ed è stato effettuato poi
un trattamento per prevenire la formazione ulteriore e futura di tali strati.
Sono inoltre state rimosse le vecchie integrazioni in stucco dei perni e sono
state sostituite da nuove stuccature più idonee alla superficie originale.