domenica 7 maggio 2017

Armonie di un giardino toscano. Presentazione

Al tavolo col magnifico bouquet di anthurium regalatomi da Gina


Ancora sento l’emozione che mi ha accompagnata durante la presentazione del mio libro “Armonie di un giardino toscano”. La Sala Gonfalone di Palazzo del Pegaso ha netta l’impronta dell’Istituzione, una delle più belle della sede della Regione toscana dove ad ogni angolo e giù per lo scalone si respira arte. La Sala è quasi piena, è già partito il PowerPoint con tutte le foto dei fiori ripresi da Alessio e le illustrazioni dei racconti di Leonardo. La Sala si affolla, di lì a poco arriva Leonardo felice e  stupito del luogo che ci ospita. Entra poi la relatrice Ippolita Morgese seguita  a breve distanza dalla relatrice Maria Adele Signorini. Nell’attesa, l’ansia si fa avanti. Le bocce d’acqua sono pronte e io pongo davanti al mio microfono il delizioso bouquet con un enorme anturium che mi ha regalato Gina. La sala è piena ma noi attendiamo l’entrata del Presidente Giani. 

Da sinistra: Leonardo Vitiello, Maria Adele Signorini, Eugenio Giani, Ippolita Morgese, Anna Lanzetta e Giovanni Esposito

Guardo i presenti  e i loro volti mi riportano a momenti gioiosi di amicizia, conoscenze, scuola ed exallievi. Il leggio per Giovanni è stato posto alla mia sinistra. Le immagini scorrono e già si sente un brusio di apprezzamento.  Il presidente Giani prende la parola e presenta il libro in tutte le sue accezioni con riferimenti all’arte e all’obiettivo che il libro si propone di difesa dell’ambiente. Le letture di Giovanni coinvolgono il pubblico emotivamente. Il silenzio è totale interrotto alla fine da applausi scroscianti. Le relatrici toccano i punti essenziali del libro e si diramano in approfondimenti che vanno al di là del testo. La dott.ssa Signorini, botanica, dell’Università di Firenze, si sofferma sulla parola “silenzio” sulla necessità di riscoprire il nostro rapporto con la natura e con le cose con cui da troppo tempo abbiamo perso il contatto. È bellissimo il silenzio del giardino quando si può cogliere il fruscio della foglia appena si stacca dal ramo e seguirne il volteggio fino a terra. Sembra che nella sala risuonino arte e musica mentre sovrana siede la poesia.



La dott.ssa Morgese, già Capo Delegazione del FAI di Firenze, si sofferma nel suo excursus su alcuni punti del libro e specialmente sulle storie che animano il giardino.Leonardo aggiunge una nota di giovinezza, è felice delle sue interpretazioni visive e spiega le tecniche usate. Risuona forte la voce di Giovanni e la lettura di amori tristi travolge mentre la gioia si fa strada nei lieto fine. Cerco di trattenere l’emozione ma il ricordo di mia madre appena letto, mi sovrasta e passo, prima dell’ultima lettura ai ringraziamenti. Un grazie di cuore a tutti  nel proprio impegno differenziato ma tutti concorrenti all’esito inaspettato di una presentazione di un testo che ora mi si pone agli occhi  in tutta la sua valenza.

Grazie a quanti mi hanno accompagnata in questo iter, con gesti, con parole, vicini e lontani mi hanno dato il giusto supporto, importante in queste attività ed eventi.

Ma ringrazio in primis la mia famiglia, i miei figli e mio marito che in ogni suo gesto si rivela il pernio fondamentale che mi guida, che rende possibile ogni mio interesse in una comunanza che rinsalda di giorno in giorno il nostro rapporto.
 

La fila che ho davanti è lunga, ognuno ritira il libro che consegno gratuitamente e mentre appongo la firma su ogni testo, mi sento sempre più felice e gratificata.