Al tavolo col magnifico bouquet di anthurium regalatomi da Gina |
Ancora sento l’emozione che mi ha accompagnata
durante la presentazione del mio libro “Armonie di un giardino toscano”. La Sala Gonfalone di Palazzo del
Pegaso ha netta l’impronta dell’Istituzione, una delle più belle della sede
della Regione toscana dove ad ogni angolo e giù per lo scalone si respira arte.
La Sala è quasi
piena, è già partito il PowerPoint con tutte le foto dei fiori ripresi da
Alessio e le illustrazioni dei racconti di Leonardo. La Sala si affolla, di lì a poco
arriva Leonardo felice e stupito del
luogo che ci ospita. Entra poi la relatrice Ippolita Morgese seguita a breve distanza dalla relatrice Maria Adele
Signorini. Nell’attesa, l’ansia si fa avanti. Le bocce d’acqua sono pronte e io
pongo davanti al mio microfono il delizioso bouquet con un enorme anturium che
mi ha regalato Gina. La sala è piena ma noi attendiamo l’entrata del Presidente
Giani.
Da sinistra: Leonardo Vitiello, Maria Adele Signorini, Eugenio Giani, Ippolita Morgese, Anna Lanzetta e Giovanni Esposito |
Guardo i presenti
e i loro volti mi riportano a momenti gioiosi di amicizia, conoscenze,
scuola ed exallievi. Il leggio per Giovanni è stato posto alla mia sinistra. Le
immagini scorrono e già si sente un brusio di apprezzamento. Il presidente Giani prende la parola e
presenta il libro in tutte le sue accezioni con riferimenti all’arte e
all’obiettivo che il libro si propone di difesa dell’ambiente. Le letture di
Giovanni coinvolgono il pubblico emotivamente. Il silenzio è totale interrotto
alla fine da applausi scroscianti. Le relatrici toccano i punti essenziali del
libro e si diramano in approfondimenti che vanno al di là del testo. La dott.ssa
Signorini, botanica, dell’Università di Firenze, si sofferma sulla parola “silenzio”
sulla necessità di riscoprire il nostro rapporto con la natura e con le cose
con cui da troppo tempo abbiamo perso il contatto. È bellissimo il silenzio del giardino quando si può cogliere il fruscio
della foglia appena si stacca dal ramo e seguirne il volteggio fino a terra.
Sembra che nella sala risuonino arte e musica mentre sovrana siede la poesia.