|
Trieste
incanta ogni visitatore per l’atmosfera magica che vi si respira. A ogni
angolo si gode dei suoi fermenti culturali attraverso gli itinerari amati da
Joyce e da Svevo, o sorseggiando un caffè presso i caffè storici come “Tommaseo” e “San Marco”
dove ancora si parla di letteratura, arte e poesia.
|
|
Il
museo Svevo è nato nel 1998, grazie al
lascito da parte di Letizia Fonda Savio, figlia di Svevo, di ciò che era rimasto dopo il
bombardamento e incendio della villa nel 1945: un armadio, una penna d’oro, dei
portatovaglioli e una quarantina di libri.
|
|
L'armadio che custodisce i suoi libri. |
|
Il Museo è piccolo ma prezioso per il materiale che possiede e le curiosità che suscita.
|
Di
Svevo ci sono: commedie, saggi, articoli, pagine di diario, il ricchissimo
epistolario e altro.
|
Il museo si è arricchito con il ritrovamento di altro materiale
|
Queste immagini sono un invito a visitare il museo per entrare in sintonia, soffermandosi sulle opere, con lo spirito letterario del tempo di Joyce e Svevo che segnarono una svolta nel linguaggio letterario e nel gusto di percepirne l'essenza. |
|
La
stanza attigua al Museo Svevo è il Museo Joyce, nato il
16 giugno 2004, in
occasione del centenario della sua venuta a Trieste. Qui c’è
quello che riguarda il suo periodo Triestino ed in particolare il rapporto con
Svevo”.
|