domenica 25 settembre 2016

Trieste, città di cultura

A Trieste la cultura è palpabile con l'incontro dei personaggi che l'hanno resa importante. Le targhe, sparse numerose, ne segnano il pensiero e il percorso di vita. 
 James Joyce (Dublino,  1882 – Zurigo,  1941)di origine irlandese,  si trasferì a Trieste per lavoro e vi restò  come città da lui prediletta per la scrittura delle sue opere.
  

Visitare Trieste  significa intraprendere un viaggio culturale che rievoca abitudini e stili di vita passati ma che si coniugano con il presente in una lettura costante.


Italo Svevo, pseudonimo  di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, 1928)Fondamentale il suo incontro con Joyce


Ognuno a Trieste trova il proprio angolo in un caffè, in una targa, in un monumento e si lascia avvolgere da un’atmosfera che  racconta la storia di artisti e letterati che come ombre accompagnano noi viaggiatori.


La città trasuda cultura in ogni angolo e vicolo e ci si lascia trasportare dai versi di Saba: 
“La mia città che in ogni parte è viva, ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita pensosa e schiva” (Dal Canzoniere, Trieste).
Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli (Trieste, 1883-Gorizia,1957)



L'emozione di trovarsi davanti alla -libreria antiquaria- di Saba è indescrivibile; il passato si tocca con mano con moti dell'animo aspiranti.