Il Carro di legno, alto 11,6 metri e del peso di
40 quintali, scortato dalle autorità e dal Corteo Storico della Repubblica Fiorentina,
formato da 150 fra armati, musici e sbandieratori, si muove dal deposito del
piazzale di Porta al Prato per raggiungere piazza del Duomo, trainato da due
paia di candidi bovi infiorati.
Durante la celebrazione della
Messa, si interrompe il rito nel momento liturgico del "Gloria in excelsis
Deo" (verso le ore 11) per consentire alla “colombina”, un razzo dalle sembianze
di un bianco piccione, di partire dall’interno della Cattedrale, raggiungere il
Brindellone e accendere i fuochi pirotecnici che tra i tre strati che
compongono il carro sfavillano alti e bassi tra uno sfolgorio di luci e di colori per concludersi
con l’apparizione del Giglio, simbolo di Firenze che cattura l’applauso.
L'attuale liturgia colloca la celebrazione della
Resurrezione non più al Sabato Santo, ma alla Domenica di Pasqua.
L’antica festa richiama una gran
folla di turisti, di cittadini e di
numerosi contadini della campagna fiorentina che traggono gli auspici per il
raccolto dal felice esito della corsa della colombina sulla corda, che deve
svolgersi senza alcun intoppo.
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