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Giotto, Crocifisso di Ognissanti, attribuito, tempera su tavola.
Firenze, Chiesa di Ognissanti.
<< Dipinse Giotto a’ Frati Umiliati d’Ognissanti di Firenze una cappella e
quattro tavole; e tra l’altre, in una la Nostra Donna con molti Angeli
intorno e col Figliolo in braccio, ed un Crocifisso grande in legno…>>
(G.
Vasari).
Entrando nella chiesa di Ognissanti, si resta
folgorati dalla bellezza del luogo paradisiaco, dalla presenza di opere di
grandi artisti che la decorano ma essenzialmente dal Crocifisso ligneo di
Giotto. La monumentale “Croce”
realizzata nel 1310 ca., alta 4,67 metri e larga 3,60, posta in alto, nella
Cappella dei Caduti all’interno del transetto sinistro dell’altare, rappresenta
il “Christus patiens”, iconografia introdotta
in Toscana da Giunta Pisano nel corso del XIII secolo, su influsso bizantino,
ma diversa nella forte umanizzazione del “Cristo”, carico di forte tensione in
un linguaggio prettamente moderno.
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Vivo nel delicato
chiarore del corpo.
Attraverso
delicatissime pennellate, l’artista descrive l’uomo e la sua sofferenza, un
corpo che si abbandona al dolore in una drammaticità coinvolgente che accomuna
il visitatore a quel corpo appesantito, vero nella sua umanità, al suo pallore,
al volto devastato della Madonna e a quello di San Giovanni rappresentati nei
quadrilobi laterali.
Un'opera da vedere e da non dimenticare per il messaggio carico di umanità che trasmette al mondo.