Pompei, violenza nello
stadio, 59 d. C.
Nell'affresco è rappresentato il momento cruciale dello
scontro quando la rissa dalle gradinate e dall'arena sfocia anche all'esterno,
presso le mura e verso la palestra, il grande recinto con all'interno la piscina.
In conseguenza di questi fatti per ordine del Senato di Roma "ai cittadini
di Pompei fu vietato per dieci anni di tenere riunioni pubbliche di quel genere
e furono sciolte le associazioni che avevano costituito contro le norme di
legge. Livineio e gli altri responsabili dei gravi disordini furono condannati
all'esilio." Tacito (Ann. XIV, 17)
Angoscia, sdegno e vergogna per la partita:
Napoli-Fiorentina
Anche lo sport che dovrebbe unire
è diventato motivo e luogo di violenza.
L’Italia offre di sé la peggiore
delle immagini, contaminata dalla violenza e dalla mancanza di rispetto.
L’abitudine alla diseducazione e
alla maleducazione sono ormai parte di un sistema di vita che alberga in tutti
i ranghi sociali.
La mancanza di pudore e la
vergogna caratterizzano la nostra società che non riesce più ad offrire di sé
un’immagine positiva.
E la domanda è eloquente:- Avremo
la forza di reagire ? Sopporteremo ancora che il nostro “Inno Nazionale” venga
fischiato a ludibrio?- Quale precipizio senza fondo ci attende?.
Riflettiamo!. Noi siamo un grande
Paese. Non lasciamo che ci rubino passato e dignità.
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