mercoledì 27 marzo 2013


Palazzo Panciatichi. L’attore Giovanni Esposito legge “Firenze nel cuore”




La città di Firenze è molto ben popolata, e generativa per la buona aria; i cittadini bene costumati, e le donne molto belle e adorne; i casamenti bellissimi, pieni di molte bisognevoli arti, oltre all’altre città d’Italia. Per la quale cosa molti di lontani paesi la vengono ad vedere, ma non per necessità, ma per bontà de’ mestieri e arti, e per bellezza e ornamento della città. Così scriveva Dino Compagni (1255-1324), uomo politico e scrittore fiorentino, in Cronica delle cose occorrenti ne’ tempi suoi. (Libro I 1, 1312 circa).


Due personaggi immaginari ci guideranno lungo il nostro percorso: Lapo è un giovane forestiero che arriva a Firenze desideroso di scoprirla. Guelfo, fiorentino di nascita, è l’amico che lo guida e che, seguendo i suggerimenti di questo libro, gli racconta la vita della città, ponendo in parallelo la Firenze di ieri con la Firenze di oggi.

Lapo - Amico mio, perché non mi parli di questa meravigliosa città che ci accingiamo a visitare… sono così curioso di sapere…

Guelfo - Caro Lapo, sarà un piacere per me e sono certo che ti appassionerai… Ti racconterò la sua storia fin dalle origini e ti svelerò ogni segreto lungo il percorso che abbiamo scelto.

Siamo entrati nella Firenze medievale e dal numero 4 di via del Proconsolo, una delle strade storiche, come ci suggerisce lo stesso nome, inizia la nostra passeggiata....





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AnnaLanzetta