sabato 21 febbraio 2015

Bellissima nella sua veneranda età



Achille Funi, Una persona e due età, 1924


La guardo e mi stupisco della somiglianza. Mi rivedo giovane accanto a lei. Tutti mi dicono che  assomiglio alla mia mamma e ci credo, specialmente ora che anche il mio volto si va coprendo dei segni dell’età. Nel quadro la rivedo amorevole e sollecita, pronta sempre ad ascoltarmi. Il volto rigato dagli anni è ricco di saperi e di amore. Le mani mostrano il lungo lavoro condotto con dedizione e consapevolezza. In lei ritrovo la mia  fisionomia  e mi rivedo quando giovane, seduta accanto a lei, aspettavo che si raccontasse, pronta a sorreggerla o meglio a sorreggermi al suo braccio per sostenermi, perché  mi aiutasse, mi suggerisse, mi indicasse la giusta traiettoria.

“… Tu sei di tua madre lo specchio,
ed ella in te rivive
il dolce aprile del fior
dei suoi anni…”

William Shakespeare