domenica 2 novembre 2014

All’ombra dei cipressi…il cimitero degli Allori




Luoghi di ricordi, di silenzi non contaminati da rumori, luoghi di pace, di serenità, di memoria,  i cimiteri rievocano storie, racconti, aneddoti, sono incontri con gente comune, con artisti, poeti, letterati e musicisti, con personaggi che hanno compiuto imprese gloriose.
Il cimitero Evangelico degli Allori che si trova a Firenze, in via Senese 184, non mette tristezza o malinconia ma è come un giardino dove il verde sembra trovare l’ambiente favorevole per crescere e avvolgere le tombe come un manto.
Il cimitero molto ampio, è tenuto in modo impeccabile, pulito, ordinato e curato anche nella disposizione delle tombe; a guardarlo, la vista spazia come in un anfiteatro.
È un luogo che che dona serenità e pace allo spirito, è confortevole e invita a una lunga sosta  fatta di solennità.

Tomba di Arnold Böcklin  

Le tombe sono moltissime e semplici nella fattura , altre più ricche di particolari ma molto decorose, ospitano personaggi illustri che riaccendono la memoria e richiedono una sosta per riandare con il pensiero a poeti e scrittori, specie stranieri e a personaggi illustri: Harold Acton - scrittore britannico, Anna Banti - scrittrice e traduttrice, Leonardo Savioli – architetto italiano,  Herbert Perccy Horne – collezionista d’arte britannico e tanti altri, che con le loro opere e con la loro sepoltura in questo luogo, testimoniano il nostro passato e il loro amore per Firenze. 






Il 2 novembre è la festa dei morti e passeggiando tra le tombe,  di passo in passo  la memoria si accende tra passato e presente e si espande  ai tanti morti di un tempo, ai morti del presente vittime delle guerre, di soprusi, dell’insania degli uomini, ai profughi e ai tanti bambini dalla vita spezzata.
Il Cimitero degli Allori mi è sembrato un libro aperto sul mondo, che mi ha rievocato nel presente nomi e personaggi di un tempo che rendono cara la memoria e ricca la storia.