|
Tomba di Elizabeth
Barrett Browning
|
E il pensiero va ai propri cari....il mio al cimitero di Sarno che custodisce coloro che abbiamo amato, indelebili nel cuore.
Luogo di raccoglimento e di composta serenità, il cimitero
degli Inglesi, posto su di una collinetta naturale tra
due strade molto frequentate in piazzale Donatello, avvolge il
visitatore con grande suggestione e lo
trasporta in un’atmosfera di serenità e di pace, fuori dal tempo.
Lungo il viale che lo attraversa, le epigrafi fermano il passo e sembra di sfogliare una pagina di storia in cui spiccano i nomi di
personaggi illustri che hanno amato Firenze e dove hanno scelto di essere
sepolti. Tra le tante tombe di sobria struttura, che in alcuni periodi si coprono di lillà,
spicca per bellezza quella della
poetessa Elisabeth Barrett Browning, morta a Firenze nel 1861, ma molti sono i
personaggi che parlano alla nostra memoria come quella di alcuni discendenti di Shakespeare o di Jean
Pierre Viesseux.
|
È la prima volta che visito questo cimitero e la commozione è stata grande anche per la devastazione a cui
è stato sottoposto dal nubifragio che
poco tempo fa si è abbattuto su Firenze e che ha sradicato moltissimi cipressi
di lunga data.
|
|
Il pittore svizzero Arnold Böcklin si ispirò a questo cimitero per realizzare
l’opera L’isola dei morti e a questo
quadro si ispirò il compositore Sergei Rachmaninoff per la sua Op. 29, L’isola dei morti.
Il cimitero degli Inglesi è uno dei luoghi di Firenze che
merita una visita e un ricordo.
|