Giorgio Kienerk (Firenze, 5 maggio 1869-Fauglia, 15 febbraio 1948) |
Le opere mostrano l’iter
artistico di Kienerk dalla produzione giovanile agli ultimi dipinti eseguiti a Fauglia.
La raccolta comprende sculture a tutto
tondo e a bassorilievo, pitture ad olio
e a pastelli, importanti disegni, estrose macchie senza contorni disegnati,
realizzate da Kienerk all’inizio del Novecento e una serie di taccuini. Dominano tuttavia il ritratto e il paesaggio che esemplificano
il suo amore per la campagna toscana e per quella di Fauglia in particolare, gli affetti familiari e i suoi stati d’animo, ora solari ora
intrisi a tratti di un senso di
malinconia.
Ricca e molteplice si presenta la sua produzione che risente dell’influenza
di Adriano Cecioni al quale fu affidato
adolescente e degli insegnamenti di Telemaco Signorini. La sua arte maturò
nel clima dei Macchiaioli ed egli fece propria l’esigenza di uscire dagli ambiti accademici
per rappresentare la natura e la fantasmagoria della luce nella declinazione
del giorno. Si dedicò alla scultura, alla pittura, alla grafica,
all’illustrazione e all’arte applicata.
Scelta di opere esposte nel museo:
Tramonto toscano, 1920
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L'anguilla, 1892 |
Realizzò le sue opere con i mezzi più vari: dal pastello all’olio, alla matita in pittura, dal basso all’alto rilievo, al tutto tondo in scultura, dal segno alla campitura nella grafica e aderì ai nuovi orientamenti artistico-culturali, quali il Simbolismo e l’Art nouveau.
Ritratto di Vittoria con il
Cappello, 1934
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Lo scienziato |
Il clima artistico del tempo si
respira ancora nelle ville che punteggiano il territorio, come villa Marcacci
di Poggio alla Farnia, dimora della famiglia Kienerk, abitata fino al 2013
dalla figlia Vittoria e la Villa-fattoria Gioli,
situata tra Fauglia e Valtriano, ove
abitarono i fratelli Francesco e Luigi
Gioli, celebri pittori macchiaioli, nei cui salotti si possono rivivere le
atmosfere di un tempo care a Guido Gozzano. Gli arredi, gli alberi secolari e l’intenso
profumo di rose e gelsomini fanno respirare il tempo passato. La loggia di
villa Gioli, posta in alto, domina il paesaggio. Luogo di ritrovo un tempo di
artisti suscita forti emozioni nel
ricordo di un’età trascorsa e crea
suggestioni nella percezione di quando era frequentata da artisti quali: Lega,
Fattori, Martelli, Signorini, Kienerk e Cecioni.
Il museo Kienerk è un luogo da visitare perchè aperto
a qualsiasi livello di lettura: al cultore,
al curioso, al visitatore occasionale, allo studioso, alle scolaresche,
perché possono ricavarne molteplici sollecitazioni. Il museo è infatti uno
scrigno, magistralmente allestito, curato in ogni particolare, che consente conoscenze
storico-artistiche e culturali sia per approfondimenti individuali che per lavori
interdisciplinari, alla luce di un passato che si lega al presente attraverso
l’arte, la poesia e pagine di storia. Ogni
opera d’arte del museo è come la pagina di un libro, basta sfogliarla e
leggerla per carpirne il senso e la bellezza ed entrare con la pittura in
stretta sintonia con l’ambiente.
È importante insegnare ai ragazzi
che la conoscenza dell’arte offre ad ognuno una grande ricchezza e che di
fronte ad un’opera non basta guardare ma bisogna saper “vedere” perché è il vedere oltre che ci rende curiosi, ci fa indagare e ci
fa scoprire il senso più profondo delle cose.
Il museo Kienerk offre questa
possibilità:
Museo Kienerk Via Chiostra I, n. 13 - Fauglia (Pi)
Ingresso: € 4,00 intero - € 2,00 ridotto
Apertura: martedì e giovedì 9.00-13.00 – sabato e domenica 9.30-12.30/16.00-19.00