Passeggiando per Roma, le strade,
le piazze, le chiese e i reperti rapiscono ad ogni passo e parlano di storia, di
cultura e di atmosfere di altri tempi.
Viaggiare è dare vita a quel
senso di appartenenza che si riscopre e si rivive nel contatto diretto con le
cose, con gli elementi che compongono l’identità di un luogo.
Passeggiando per Roma, tutto è
poesia, tutto è armonia nell’aria che si respira, nelle bellezze che ci
rapiscono e che ad ogni passo segnano momenti di storia, di vicende, di
avvenimenti che hanno scandito la vita di Roma, città eterna nella sua
apoteosi. Tutto comunica il senso di
bellezza che investe la città: l’oro dei magnifici mosaici, spiranti una
profonda spiritualità, i sotterranei che riportano l’impronta di altri riti e
di altri tempi, l’alito dei reperti che richiama un passato che ci avvolge forte ad ogni passo.
Tutto è grandezza e splendore che stupisce il visitatore e lascia in ognuno
un’impronta indelebile. La lettura della
città si infittisce attraverso la monumentalità
che propone ad arte resti archeologici importanti, tipologie di
architetture raffinate, personaggi che richiamano l’elemento sacro e quello profano, ideologie castigate e la grandezza di
un passato che propone con maestria la
storia della città dalla sua nascita tra mito e realtà e la fantasmagoria di un Barocco pregnante.
Roma giace maestosa sui suoi
colli e narra attraverso i suoi tesori la sua storia, la nostra storia in un
rapporto di appartenenza con ciò che costituisce
la nostra memoria. Tutto è affascinante
e la scelta delle priorità è difficile: dagli artisti che in ogni luogo l’hanno resa grande, perfetta,
irrinunciabile, alle tante storie avvincenti che ad ogni passo la connotano,
alle targhe che ne ricordano i momenti di gloria e che parlano al visitatore perché
nulla si dimentichi, perché tutto resti per sempre inciso nell’animo.
Viaggio a Roma, 1 - 4
aprile 2014
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