mercoledì 2 novembre 2011

“Viaggiando con artisti e letterati”. Un dono all’Italia per i suoi 150 anni




Jean-Michel Folon (Uccle, 1934-Principato di Monaco, 2005)

Le Voyageur

La presentazione dei luoghi più suggestivi e interessanti della Locride proposti (come quelli che seguiranno) attraverso paesaggi, monumenti, reperti, artisti e letterati, ha aperto il nostro viaggio in Italia, un dono per i suoi 150 anni, iniziato con la pubblicazione del libro: Addio mia bella, addio.. La storia del Risorgimento tra parole, immagini e musica.

Il desiderio di ripercorrere insieme la nostra Italia (e in seguito paesi più lontani) è nato dalla mia esperienza di viaggiatrice e di educatrice, in cui il viaggio, metafora del nostro cammino, attraverso la rievocazione di nomi, date, stili, arte e reperti, diventa uno strumento di conoscenza della storia d’Italia la cui ricchezza risiede nella sua diversità, che ci accomuna dalle Alpi alla Sicilia e che ci rende unici nella sua “unità”.
Quale altro popolo può vantare un’eterogeneità culturale pari alla nostra?

“Viaggiando con artisti e letterati”, descrive i luoghi, utilizzando in sinergia con la parola, l’immagine e lo scatto fotografico (filtro e trasmissione di un momento emotivo), affinché prevalga il sentimento di appartenenza e di tutela e si comprenda che in ogni luogo e in ogni elemento vive un passato depositario del nostro presente e che di quel passato noi siamo il prosieguo.

“Viaggiare” è un modo per conoscere il nostro territorio in un rapporto di responsabilità e per abbattere barriere e pregiudizi. È un sussidio didattico sperimentale e innovativo dato che, avendo coordinate interdisciplinari, sollecita interessi plurimi come ricerche e approfondimenti di tipo geografico-antropologico, storico-archeologico e artistico-letterario.

Educare alla conoscenza del territorio e alla conservazione del nostro patrimonio contro ogni incuria, implica il loro rispetto e il nostro senso civico, valori fondanti di una società civile.

Un palazzo vuoto è squallido, un sito abbandonato è macabro, un muro antico che crolla è un dolore immenso, perché seppellisce un frammento della nostra memoria.


Anna Lanzetta
responsabile della Sezione Didattica dell’Associazione Multimedia 91
annalanzetta@libero.it