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Un atto che ha commosso profondamente,
a dimostrazione che i valori della nostra cultura si possono temporaneamente
appannare ma non annullare e che la coscienza è sempre vigile a richiamarci
alla ragione. I bambini sono il futuro della società e tutti abbiamo l’obbligo
di educarli secondo i sani principi che
hanno caratterizzato da sempre la nostra cultura permeata di classicità, di
epica e di storia. I bambini ci giudicano e il loro giudizio è tremendo, temibile,
ogni loro possibile devianza sarà frutto di un nostro errore. Ma la generosità
che ha consentito di aprire la mensa a
tutti i bambini, ci dice che in ognuno
di noi è vivo il ricordo di ciò che eravamo, la consapevolezza di ciò che
siamo. È questa la nostra vittoria su chi vorrebbe a forza farci deviare. È la
solidarietà, la strada da riprendere contro ogni tentativo lesivo
dell’infanzia. A difesa, si sono unite le mamme. Hanno vinto i valori della
nostra cultura, base della nostra formazione, che abbiamo l’obbligo di
difendere e di trasmettere. La ragionevolezza si è fatta strada, contro comportamenti che sanno di barbarie e
di inciviltà. Si spera che la cultura illumini col sapere le menti di coloro
che non la conoscono o che forse per ignoranza la temono, e che insieme si
possa vedere al di là delle apparenze la verità del momento poco appagante, che
risvegli le nostre menti e le indirizzi verso scelte capaci di privilegiare il
bene di tutti indiscriminatamente, affinchè ogni barriera e ogni pregiudizio
sia abbattuto dalla ragione e dalla conoscenza nella consapevolezza che ogni
diversità è per noi ricchezza irrinunciabile.
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Intanto la prima barriera è stata
abbattuta e speriamo che se ne possano demolire tante altre per poter respirare
di nuovo privi di regole malsane. I bambini sono di nuovo insieme in un clima di
convivenza dove nessuna ombra per ora offusca il loro sorriso d’innocenza.
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