sabato 30 luglio 2016

Verso Procida, l'isola del sole

La marina di Procida, isola vulcanica 

L'isola fu già descritta, in epoca classica, tra gli altri da Giovenale, da Stazio e da Virgilio.
Nella letteratura volgare, Procida diviene la scena della sesta novella della quinta giornata del Decameron di Giovanni Boccaccio, in cui, sullo sfondo della guerra del Vespro, si narra l'amore di Gian da Procida, nipote di Giovanni da Procida, per la giovane Restituta.



Ancora più recente è il romanzo Graziella  scritto da Alphonse de Lamartine, venuto a Procida dalla Borgogna nella prima metà del XIX secolo.
 



Ed ecco l’incantevole Procida vista dall’alto con le sue casette colorate che catturano come per magia i raggi del sole che la illuminano come una carezza.
Procida è un comune di 10.614 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania. Il territorio comunale comprende interamente le isole di Procida e Vivara, una piccola isola posta tra Procida, a cui è unita, e Ischia.

« Ah, io non chiederei di essere un gabbiano, né un delfino; mi accontenterei di essere uno scorfano, ch'è il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, a scherzare in quell'acqua. » 
Così recita Elsa Morante nel romanzo L’isola di Arturo
Dionigi di Alicarnasso, nel suo Archeologia Romana volle far derivare il nome da quello di una nutrice di Enea, da lui qui sepolta quando vi approdò.
Secondo il mito greco qui avvenne  la lotta tra i giganti e gli dei, e come Tifeo e Alcioneo e finirono rispettivamente sotto il Ischia e Ischia, così Mimante fu posto sotto l'isola di Procida.
Della  famiglia Da Procida, l'esponente di maggior spicco fu sicuramente Giovanni Da Procida, consigliere di Federico II di Svevia e animatore della rivolta dei Vespri Siciliani.
 
Il rilievo più elevato è rappresentato dalla collina di Terra Murata (91 m), sovrastata da un borgo fortificato di origine medioevale.

Il Presepe all'interno dell'Abbazia di San Michele eseguito tutto in conchiglie

L’Abbazia di San Michele Arcangelo sorge sul promontorio di Terra Murata, a picco sul mare a circa 91 metri d’altezza. L’imponente complesso abbaziale testimonia il ruolo che aveva in passato quale centro religioso e culturale dell’isola.

La conchiglia, capolavoro della natura.

Particolare del presepe.