Benozzo Gozzoli, Storie della vita di San
Francesco, La Nascita
di san Francesco, la Profezia
del pellegrino e l'Omaggio dell’uomo semplice (Scena 1) |
L’ Italia è tappezzata da magnifici borghi che le conferiscono bellezza e ricchezza di valori artistici, uno di questi è Montefalco. Il borgo domina un’ampia vallata che da Perugia si estende sino a Spoleto e per la sua incantevole posizione è chiamata “Ringhiera dell’Umbria”.
Montefalco conserva integra la
struttura medioevale con le mura
cittadine, stupendamente conservate e le
quattro porte d'ingresso. L’urbanistica
riporta indietro nel tempo e con palazzi e chiese ne ripercorre la
storia costellata dalla presenza di personaggi importanti tra i quali la
mistica agostiniana S. Chiara della Croce (1268-1308) e il pittore Francesco
Melanzio (1460-1519) allievo del
Perugino. Il borgo ebbe momenti di storia molto importanti, accolse i pontefici Nicolò V e Giulio III e ospitò
i due imperatori svevi, Federico Barbarossa e Federico II che nel 1249 le
impose il nome di Montefalco.
Benozzo Gozzoli, Storie della vita di San Francesco, La Rinuncia degli averi (Scena 3). |
Nel Rinascimento, Montefalco divenne culla di artisti di
chiara fama che hanno lasciato preziose testimonianze.
Benozzo Gozzoli, La Morte e l’Assunzione in cielo di Francesco (Scena 12). |
Ma come per ogni forma d’arte, l’opera e il luogo vanno visitati direttamente, perché ogni
espressione sarebbe inadatta a descriverli e bisogna ammirarli muniti di amore per l’arte e vestiti di umiltà
perché gli affreschi tolgono il respiro e se ne può pregustare la bellezza dai
riquadri qui inseriti.