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a tutto il mondo
con speranza e amore
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giovedì 24 dicembre 2015
domenica 13 dicembre 2015
Meraviglia dell'arte:gli affreschi di Benozzo Gozzoli a Montefalco
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Benozzo Gozzoli, Storie della vita di San
Francesco, La Nascita
di san Francesco, la Profezia
del pellegrino e l'Omaggio dell’uomo semplice (Scena 1) |
L’ Italia è tappezzata da magnifici borghi che le conferiscono bellezza e ricchezza di valori artistici, uno di questi è Montefalco. Il borgo domina un’ampia vallata che da Perugia si estende sino a Spoleto e per la sua incantevole posizione è chiamata “Ringhiera dell’Umbria”.
Montefalco conserva integra la
struttura medioevale con le mura
cittadine, stupendamente conservate e le
quattro porte d'ingresso. L’urbanistica
riporta indietro nel tempo e con palazzi e chiese ne ripercorre la
storia costellata dalla presenza di personaggi importanti tra i quali la
mistica agostiniana S. Chiara della Croce (1268-1308) e il pittore Francesco
Melanzio (1460-1519) allievo del
Perugino. Il borgo ebbe momenti di storia molto importanti, accolse i pontefici Nicolò V e Giulio III e ospitò
i due imperatori svevi, Federico Barbarossa e Federico II che nel 1249 le
impose il nome di Montefalco.
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Benozzo Gozzoli, Storie della vita di San Francesco, La Rinuncia degli averi (Scena 3). |
Nel Rinascimento, Montefalco divenne culla di artisti di
chiara fama che hanno lasciato preziose testimonianze.
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Benozzo Gozzoli, La Morte e l’Assunzione in cielo di Francesco (Scena 12). |
Ma come per ogni forma d’arte, l’opera e il luogo vanno visitati direttamente, perché ogni
espressione sarebbe inadatta a descriverli e bisogna ammirarli muniti di amore per l’arte e vestiti di umiltà
perché gli affreschi tolgono il respiro e se ne può pregustare la bellezza dai
riquadri qui inseriti.
giovedì 3 dicembre 2015
Mostra Fotografica : Ritratti della Memoria. La memoria e l'esilio del popolo Saharawi
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La locandina |
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Alessandro Lanzetta e Celia
Varela Dueñas, gli autori degli scatti, hanno lavorato tra il 2012 e il
2013 nei campi di rifugiati Saharawi nel sud Algeria per conto di
organizzazioni umanitarie europee. "In questo periodo - spiegano gli
autori - abbiamo pensato ad un progetto fotografico capace di raccontare sia la
vita in un campo di rifugiati sia la storia di un popolo che da 40 anni vive
una quotidianità fuori dalla propria terra. Abbiamo voluto farlo attraverso
degli oggetti che per ognuna delle persone fotografate avessero un forte valore
simbolico".
La mostra “Ritratti della
Memoria” arriva a Bologna dopo l'inaugurazione a Firenze. Potrete visitarla
gratuitamente, ospiti degli autori, a partire dalle 17 fino alle 21 in via Castiglione
26.
Dalle 21 la mostra si trasformerà
in evento: gli autori racconteranno il progetto e la realtà storico-culturale
in cui vive il popolo Saharawi. Verranno inoltre proiettati alcuni video e
verrà approfondito l'argomento anche con la partecipazione di Claudio Cantù,
Coordinatore del progetto “Campi profughi Saharawi, Tifariti (territori liberi
del Sahara Occidentale)” - Cooperazione Internazionale decentrata, area
Saharawi.
Ad organizzare l'evento è
l'associazione culturale La Comunicazione Diffusa.
La mostra sarà itinerante. Invito tutti a visitarla.
Per info:
segreteria@lacomunicazionediffusa.it
, pagine facebook EPS Factory e La Comunicazione Diffusa
o al numero 0514842456.
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