domenica 21 agosto 2011

Ritornando dal Sud




Ritornando a Firenze da Sarno, dove ogni anno mi riportano la nostalgia e gli affetti, porto via con me i suoni delle feste, i sapori delle sagre, i colori del mare e dei tramonti.

Porto con me l’anima del Sud che mai mi abbandona con la sua cultura, la sua musica, con la tristezza di chi suo malgrado è costretto a svuotare paesi ormai fantasmi.

Porto con me il volto della storia e della poesia del Sud, l’amicizia che non si dimentica, l’immagine di un paese oggi stravolta, la ricchezza della sua terra, le ceste contadine ricche di profumi.

Più la conosci e più la ami così varia e così bella, la nostra terra.
Da Nord a Sud è un susseguirsi di storie, di miti, di leggende, di storia.

Mi perdo tra le onde del Cilento, tra l’intenso profumo degli agrumeti, lungo le scalinate che dalle cime portano al mare, tra anfratti, porti e calette, tra i colori della costa amalfitana con la meravigliosa Atrani.

Ritorno a casa più ricca di un respiro che mi inonda, di una cultura secolare, di luci, di strade affollate, di amici ritrovati, del ricordo di chi ci ha lasciato.

Porto nel cuore l’anima del Sud che sento gioioso ma  malinconico per ciò che vorrebbe essere e che non è.

Guardo l’orizzonte tra il mare spumeggiante e il Vesuvio, sfoglio le pagine di Salvatore Quasimodo e leggo:

Oh, il Sud è stanco di trascinare morti
in riva alle paludi di malaria,
è stanco di solitudine, stanco di catene,
è stanco nella sua bocca
delle bestemmie di tutte le razze
che hanno urlato morte con l'eco dei suoi pozzi,
che hanno bevuto il sangue del suo cuore.
Per questo i suoi fanciulli tornano sui monti,
costringono i cavalli sotto coltri di stelle,
mangiano fiori d'acacia lungo le piste
nuovamente rosse, ancora rosse, ancora rosse.
Più nessuno mi porterà nel Sud.
(da Lamento per il Sud)

Buone vacanze a chi è partito, a chi ritorna, a chi le vive tra le mura della propria casa.

Da Firenze a Sarno e ritorno
è bello  ritrovarsi insieme
Anna Lanzetta

Foto di Espo